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Nuova legge elettorale, il presidente del Consiglio Ganau partecipa al confronto pubblico promosso dal comitato d’iniziativa costituzionale e statutaria

Cagliari, 23 Feb 2017 - «Non si tratta di una nuova legge elettorale, ma di una proposta di modifica di quella attualmente in vigore, sicuramente perfettibile ma che avevo il dovere di presentare come compito istituzionale».

Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau intervenendo questo pomeriggio al confronto pubblico promosso a Cagliari nella saletta dell'Hostel Marina dal Comitato d'iniziativa costituzionale e statutaria, moderato dal giornalista Vito Biolchini insieme al professor Andrea Pubusa, ordinario di Diritto amministrativo dell'Università di Cagliari e tra gli animatori del comitato.

«Abbiamo lavorato ad una proposta di modifica, sulla base delle risultanze di questi anni e delle incongruenze e carenze emerse già all'indomani dell'applicazione della legge elettorale – ha sottolineato il presidente del Consiglio – mancanze evidenti sulla rappresentanza politica, non adeguata rispetto a quello che l'elettorato ha espresso attraverso il voto, e una colpevole mancanza di rappresentanza di genere. La mia proposta nasce dall'esigenza non più rinviabile, di aprire una discussione sull'argomento in una situazione diventata ormai stagnante, per avviare un dibattito pubblico, non solo in Consiglio regionale ma anche fuori dal Palazzo, tra la gente. Si tratta di una legge proporzionale con premio di maggioranza – ha spiegato Ganau - che serve a garantire un'adeguata governabilità che evidentemente il sistema del “proporzionale puro” non consente. Mantiene le soglie di sbarramento del 10% per le coalizioni e del 5% per i gruppi di liste non coalizzate, ma introduce una soglia di sbarramento interna, del 2%, includendo la formula del “miglior perdente” per garantire in questo modo un più alto livello di rappresentatività. Vengono inoltre mantenute le otto circoscrizioni per consentire agli elettori di avere almeno un rappresentante per area territoriale. Infine – ha proseguito il presidente – la mia proposta introduce la doppia preferenza di genere, ovvero la possibilità per l'elettore di esprimere due preferenze, ma solo se ricadono su candidati di genere diverso, l'unico strumento realmente in grado di garantire la parità e andando ad incidere anche sulla composizione delle liste circoscrizionali: uguale rappresentanza di generi se il numero dei candidati è pari, uno solo in più se il numero dei candidati è dispari. Le proposte migliorative che abbiamo inserito nella proposta – ha concluso Ganau - hanno avuto il merito di aprire una discussione e avviare il percorso all'interno del Consiglio regionale».