Roma, 8 Feb 2017 – Sono due i procedimenti per abuso d'ufficio avviati nei confronti della sindaca di Roma Virginia Raggi, già indagata per la nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele, da vicecapo dei vigili urbani alla Direzione Turismo del Campidoglio e per la quale è accusata anche del reato di falso. La sindaca pentastellata è indagata per abuso d'ufficio in concorso con Salvatore Romeo, già capo della sua segreteria politica. Fu lei a firmare la delibera che il 9 agosto 2016 decretò la nomina di Romeo con stipendio triplicato.
Nella delibera del 9 agosto relativa alla nomina di Salvatore Romeo a capo della segreteria di Virginia Raggi lo stipendio non viene indicato esplicitamente, ma attraverso riferimenti legislativi, non rendendo immediatamente deducibile la somma. Inoltre l'atto non venne passato al vaglio del Gabinetto per verificarne la legittimità. Questo sostanzierebbe il presunto l'abuso contestato a Raggi e Romeo.
La sindaca di Roma Virginia Raggi è indagata insieme a Salvatore Romeo per concorso in abuso d'ufficio. Domani si dovrebbe svolgere l'interrogatorio di Romeo, e due sono i temi da affrontare: i criteri della nomina dello stesso alla segreteria con l'aumento cospicuo di stipendio e le polizze vita che firmò indicando come beneficiaria proprio Raggi.
Uno sviluppo inevitabile la nuova indagine sulla sindaca, data la sua firma sulla nomina di Romeo, suo fedelissimo. "Non ci è arrivata alcuna comunicazione - dice in serata l'avvocato di Raggi, Alessandro Mancori -. Se dovesse essere indagata affronteremo anche questa, sicuri che la sindaca abbia seguito la procedura corretta per la nomina, con i pareri necessari".
"Siamo sereni e fiduciosi, il dottor Romeo non ha nulla da nascondere. Studieremo le carte e poi decideremo se, come e quando rispondere". Lo ha detto Riccardo Luponio, l'avvocato dell'ex capo della segreteria di Virginia Raggi, Salvatore Romeo. Il legale ha reso noto che nell'invito a comparire da parte della procura di Roma si fa riferimento alla delibera della giunta Raggi del 9 agosto 2016 che contiene la nomina di Romeo a capo della segreteria.
La nomina di Salvatore Romeo a capo della segreteria politica della sindaca Virginia Raggi era stata oggetto di numerosi rilievi sollevati dall'ex capo di gabinetto della Giunta, Carla Raineri, che lo scorso autunno aveva inviato un esposto di 21 pagine alla Procura di Roma. "La delibera - si legge nel provvedimento - è stata portata in giunta il 9 agosto 2016 senza essere prima passata al vaglio del gabinetto. Di norma le delibere vengono trasmesse al gabinetto alcuni giorni per un esame di legittimità". La delibera in questione, ricorda la Raineri, è "inusualmente approdata direttamente in giunta allorché io e gli assessori ci trovavamo già seduti al tavolo nella sala delle bandiere e nessuno in quella occasione ne ha illustrato i contenuti prima di porla al voto".
“Trovo la situazione esplosiva, questa città non tiene”. Paolo Berdini assessore all’Urbanistica di Roma, in colloquio con la Stampa, va giù duro. Lui, chiamato a un ruolo chiave nella giunta capitolina ma non incasellabile nel “cerchio magico” dei Cinque stelle, in questo momento è preoccupato per le sorti del governo capitolino.
“Non lo so, è stato fatto un errore dopo l’altro”. Prima con la nomina di Raffaele Marra, poi la polizza di Romeo, “e se è uscita questa cosa su L’Espresso, fra qualche giorno magari ne esce un’altra. Non si può dire che sia finita la musica”. “Quando i Cinque stelle mi hanno chiesto aiuto per affrontare alcune battaglie insieme. Anche per questo, non ho fatto gli esami con il direttorio. L’unico assessore, credo, ad essere entrato di diritto, ma non mi aspettavo tutto questo”.
Su Virginia Raggi Berdini è sconsolato: Su certe scelte sembra inadeguata al ruolo che ricopre. I grand commis dello Stato, che devo frequentare per dovere, lo vedono che è impreparata. Ma impreparata strutturalmente, non per gli anni. Se vai, per dirne una, a un tavolo pubblico e dici che sei sindaco di Roma, spiazzi tutti. Lei invece… - e nell’esitazione, Berdini si accarezza i baffi, prima di tirare un sospiro che nulla ha del sollievo – “Mi dispiace. Mi dispiace molto”. “Se lei si fidasse delle persone giuste… Ma lei si è messa in mezzo a una corte dei miracoli. Anche in quel caso, io glie l’ho detto: “sei sindaco, quindi mettiti intorno il meglio del meglio di Roma”. E invece s’è messa vicino una banda”.
Quanto alle vicende personali della prima cittadina Berdini, Salvatore Romeo in primis, l’assessore non ha dubbi: “Sono proprio sprovveduti. Questi secondo me erano amanti. L’ho sospettato fin dai primi giorni, ma mi chiedevo: “com’è che c’è questo rapporto?””. “E poi, questa donna che dice che non sapeva niente, ma a chi la racconti? La sua fortuna è stata che non ci fosse nessun reato. Lei era anche già separata al tempo, e allora dillo! Ma possibile che questa ragazza non debba uscire mai?”.
Adesso il problema, per il professore “anarchico” di Roma, sembra essere proprio la Raggi: “È forte il sapore del rimorso e della rabbia per non essere stato ascoltato quando, da mesi, aveva avvisato la sindaca dei pericoli che Marra e il Raggio magico portavano con sé. «Io sono amico della magistratura, Paolo Ielo lo conosco benissimo, è un amico, ma lei è stata interrogata otto ore. Anche lì c’è qualcosa che non mi torna». «Come se ne esce? Non lo so. Io questo non lo so”.