Cagliari, 24 Gen 2107 - Nella tarda serata di ieri, i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Cagliari, hanno arrestato per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, Nicola Feboli, 32 Nicola Desogus, di 30 anni, incensurato, disoccupato, Simone Feboli, di 29 anni, fratello di Nicola, incensurato, disoccupato, arrestato in flagranza di reato e Andrea Stocchino, di 45 anni, denunciato in stato di libertà, tutti di Cagliari.
Gli arresti sono il frutto di un provvedimento di esecuzione di misure cautelari in carcere e nei confronti dei primi 2 arrestati è l’ordine di carcerazione è stato emesso dopo la piena condivisione, da parte della competente A.G. (dott. Porcu), delle risultanze investigative raccolte in attività d’indagine condotta dagli investigatori dell’Arma dai primi di giugno a fine novembre 2016. Invece il terzo arresto è stato fatto in flagranza di reato ed è maturato nel corso delle operazioni di esecuzione dei primi 2 arresti.
Durante le operazioni e connesse perquisizioni, personali e domiciliari, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 300 gr di cocaina, materiale vario per il confezionamento dello stupefacente tra cui, tre bilancini elettronici, una pressa in metallo, varie buste in plastica, 9 cellulari utilizzati dagli indagati per l’attività delittuosa, materiale di tipo cartaceo di valenza probatoria, 50 grammi di sostanza da taglio, 23.000 euro in contanti divisi in banconote di vario taglio più un libretto postale intestato ad uno degli indagati con un saldo attivo di circa 50.000 euro, ritenuti provento di spaccio e due autovetture, ritenute strumento funzionale all’attività di spaccio.
L’indagine, in sostanza, ha consentito, sulla base degli elementi raccolti, di identificare gli spacciatori incensurati e le loro condotte di vita apparentemente normali (di fatto poco visibili/notabili), di trovare “documenti” di tipo “commerciale” (forniture, clienti, ecc,) e “contabile” (entrate/uscite, ecc.) e, infine, di svelare un circuito qualitativo diverso da quello tipico “di piazza” (circuito molto discreto, attento, selezionato), in sintesi, più rivolto a clienti con tenore di vita/redditi di tipo medio/alto e pressoché circoscritto al capoluogo.
In seguito, gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati rinchiusi presso il carcere di Uta (Ca), a disposizione dell’A.G.