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Articolo 18, come si immaginava la Consulta ha detto no al referendum ma via libera a quesiti su appalti e voucher

Roma, 11 Gen 2017 - La Corte Costituzionale boccia il referendum abrogativo sulle modifiche all'articolo 18 introdotte con il Jobs act. La Consulta ha dichiarato inammissibile il quesito sui licenziamenti illegittimi, mentre ha dato il suo via libera a quelli sui voucher e sulla responsabilità solidale negli appalti. Tutti e tre i quesiti referendari erano stati presentati dalla Cgil con 3,3 milioni di firme.

Le motivazioni della decisione presa oggi dai 'giudici delle leggi' saranno rese note con il deposito delle sentenze - una per ciascuno dei tre quesiti vagliati nella camera di consiglio di oggi, durata circa due ore e mezza - che, secondo quanto prevede la legge, deve avvenire entro il 10 febbraio.

Nell'odierna camera di consiglio la Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile la richiesta di referendum denominato "abrogazione disposizioni limitative della responsabilità solidale in materia di appalti" (n. 170 Reg. Referendum); Ammissibile la richiesta di referendum denominato "abrogazione disposizioni sul lavoro accessorio (voucher)" ( n. 171 Reg. Referendum); Inammissibile la richiesta di referendum denominato "abrogazione delle disposizioni in materia di licenziamenti illegittimi " n. 169 Reg. Referendum).