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Nasce il governo fotocopia Gentiloni, Alfano agli Esteri e Minniti all’Interno

Roma, 13 Dic 2016 - l presidente del Consiglio incaricato, Paolo Gentiloni, dopo aver sciolto la riserva dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha letto l'elenco dei ministri del nuovo governo. E' il terzo esecutivo della 17a legislatura repubblicana, nata con le elezioni del febbraio 2013, dopo quelli di Enrico Letta e Matteo Renzi.

Tra i ministri con portafoglio, dieci su tredici sono confermati nel medesimo dicastero, lo stesso per due dei cinque senza portafoglio. Istituiti i ministeri senza portafoglio per la Coesione territoriale e lo Sport.

Questo l'elenco: Affari Esteri Angelino Alfano (era ministro dell'Interno); Interno Marco Minniti (era sottosegretario alla Presidenza); Giustizia Andrea Orlando; Difesa Roberta Pinotti; Economia e finanze Pietro Carlo Padoan; Sviluppo economico  Carlo Calenda; Politiche agricole, alimentari e forestali  Maurizio Martina; Ambiente, tutela del territorio e del mare Gianluca Galletti: Infrastrutture e trasporti  Graziano Delrio: Lavoro e politiche sociali  Giuliano Poletti; Istruzione, Università e ricerca Valeria Fedeli Ben; attività culturali e turismo Dario Franceschini; Salute Beatrice Lorenzin; Ministri senza portafoglio Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro Semplificazione per la Pubblica Amministrazione  Maria Anna Madia; Affari Regionali Enrico Costa; Coesione territoriale e Mezzogiorno Claudio De Vincenti (era sottosegretario alla Presidenza) Sport Luca Lotti (era sottosegretario alla Presidenza) Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi (era ministro per le Riforme); confermati dal precedente esecutivo.

Dopo aver letto la lista, Gentiloni ha affermato: "Ho fatto del mio meglio per formare il governo nel più breve tempo possibile. E credo nell'interesse della stabilità delle nostre istituzioni alle quale guardano le italiane e gli italiani". "Non mi nascondo le difficoltà politiche che nascono dall'esito del referendum e dalla crisi che si è aperta. Sono difficoltà cui dobbiamo fare fronte". "Il governo - ha assicurato - si metterà al lavoro immediatamente con tutte le sue forze, concentrato sui problemi da risolvere, e con l'ottimismo che ci deriva dalla grande forza del popolo italiano".

Alle 20 di ieri, il nuovo presidente del Consiglio e i ministri del suo governo hanno giurato nelle mani del presidente della Repubblica nel Salone delle Feste al Quirinale. Il primo a pronunciare la formula di rito è stato Paolo Gentiloni, seguito da tutti i ministri. Formalmente, il nuovo esecutivo è così entrato nel pieno delle sue funzioni.

"Domani e dopodomani" il governo chiederà la fiducia alle Camere, ha annunciato Gentiloni. Il nuovo esecutivo "si adopererà per facilitare il confronto tra le forze parlamentari per individuare le nuove regole per le leggi elettorali", ha poi affermato il premier. Il primo appuntamento è fissato per domani alle 11.00 alla Camera.

Dopo il giuramento al Quirinale, si è svolto in un clima disteso, tra abbracci e applausi, il rituale passaggio della campanella a Palazzo Chigi tra il premier uscente, Matteo Renzi, e il nuovo presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Lontano anni luce il gelo che aveva contraddistinto l'addio di Enrico Letta. La campanella del Consiglio dei ministri simboleggia il cambi di testimone alla guida del governo.

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