Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, è intervenuto per segnalare che l’emendamento a cui ha fatto riferimento la consigliera Forma non è presente tra quelli consegnati ai consiglieri ed ha ricevuto, a tal riguardo, le rassicurazioni della presidenza dell’assemblea sulla stampa e la consegna dei blocchi contenenti le proposte di modifiche al Dl 382.
Il consigliere di Forza Italia, Ignazio Locci ha parlato di “manovra di assestamento camuffata da variazione di bilancio” ed ha sottolineato come “manchino” 129 milioni di entrate rispetto alle previsioni a suo tempo fatte dall’assessore del Bilancio.
L’esponente della minoranza ha quindi denunciato che si trovino coperture finanziarie per le più svariate questioni (funzionamento uffici Confindustria e Confapi) ad incominciare dai circa 3 milioni e 400mila euro destinate alla copertura dei costi per servizi delle camere di commercio, mentre si tralasciano le coperture importanti per il bonus famiglia o per le gestioni dei siti archeologici o museali.
«Sono queste le priorità che indicate – ha affermato Locci – e molte di queste scelte sembrano fatte al di fuori di quest’Aula e al di fuori dalla politica».
Il consigliere sulcitano ha quindi citato con tono critico la mancata risoluzione della vicenda dell’ex Ipab San Giovanni di Ploaghe («mi auguro che lo stanziamento di oltre 3 milioni di euro non serva per coprire qualche esposizione con qualche importante istituto di credito isolano») e gli stanziamenti alle province «perché ormai sono a totale carico della finanza regionale”.
Il consigliere di Forza Italia, Edoardo Tocco, ha incentrato il suo intervento sull’istituzione del servizio dell’elisoccorso e ha ricordato il dibattito che in proposito si è tenuto nella commissione Sanità: ” È un tema particolarmente sentito nell’Isola anche alla luce dei tagli nei servizi della Sanità in diversi territori della Sardegna».
«Serve un monitoraggio dei tempi di attivazione del servizio» – ha insistito l’esponente della minoranza che ha concluso con un riferimento allo stanziamento di oltre 18 milioni di euro alla città metropolitana di Cagliari per il reclutamento di personale - «questo provvedimento la dice lunga sulle lacune della vostra programmazione».
La vice capogruppo di Fi, Alessandra Zedda, ha parlato di “variazioni atipiche di bilancio” in quanto si introducono anche “nuove norme” che certificano il proseguire con “una cattiva programmazione che persevera negli errori”. Tali carenze, a giudizio della consigliera di minoranza, penalizza quei settori dove sono più evidenti le situazioni di crisi e di difficoltà come è quello del welfare («per mesi si sono registrate lamentele e proteste dei sofferenti mentali che hanno denunciato ritardi nei contributi e nelle pensioni»).
Alessandra Zedda ha quindi mosso rilievi critici sulle politiche della Sanità e su quelle che ha definito “prebende” inserite nella variazione di bilancio («avete inserito persino un Pip») ed ha invece mostrato favore per gli stanziamenti per l’accorpamento delle Zir e l’intervento per l’ex Fluorite di Silius.
La consigliera di Fi ha concluso denunziando la riduzione dei fondi per la ricerca scientifica: «Avete snaturato la legge n. 7 del 2007 e preannuncio la richiesta dei dati sull’applicazione della stessa e sull’impiego dei fondi».
Nella discussione generale all’articolo 1 è poi intervenuto Marco Tedde (Forza Italia) che ha detto che questo disegno di legge è una piccola legge di bilancio e non certo una variazione. Per questo sarebbe stata opportuna la presenza di Pigliaru. «Il presidente della Regione ha tempo solo – ha aggiunto Tedde – per fare la campagna referendaria e per calpestare a piè pari le prerogative dei consiglieri regionali come ha fatto sull’ordine del giorno su Tossilo». L’esponente di Forza Italia ha poi criticato il grande ritardo con cui questo DL arriva in Aula. “Oggi – ha sottolineato – avremmo dovuto discutere i documenti finanziari del 2017 e non variazioni relative all’anno in corso. Secondo Tedde la maggioranza pensa solo al marketing politico e non ai problemi dei sardi”.
Per Paolo Truzzu (Misto) l’articolo 1 è la dimostrazione dell’assenza della politica. Bene ha fatto – ha sottolineato Truzzu - la consigliera Daniela Forma a sollevare il problema del bonus famiglia che ancora una volta ci ha messo davanti all’apatia della maggioranza su alcune questioni come quello della povertà. Per il consigliere del gruppo misto questa variazione di bilancio è fatta di prebende, non affronta il tema della famiglia e non esiste la capacità di fare programmazione politica.
Oscar Cherchi (Forza Italia) ha criticato l’articolo 1 che, dal punto di vista tecnico, non rispetta la tecnica legislativa. Un articolo composto da 43 commi non può rispondere al principio di semplificazione amministrativa né tanto meno a quello di semplificazione legislativa. Non si capisce – ha aggiunto Cherchi – come degli assessori tecnici possano dare una dimostrazione contraria a quella che ci si aspettava da professori che vivono di teoria. Il risultato è che l’articolo 1 è un insieme di argomenti che dovevano essere suddivisi in più articoli. Per Cherchi questo DL non è una variazione di bilancio, è una legge “marchetta” che regala soldi a pioggia solo ed esclusivamente a chi è utile alla maggioranza. Il consigliere azzurro si è soffermato sul comma 15 dell’articolo 1 dove si parla di consorzi di bonifica. E’ un comma strano – ha concluso – introdotto proprio il giorno dopo rispetto all’approvazione in quest’aula di una legge sull’argomento.
Luigi Crisponi (Riformatori) ha parlato di “silenzio assordante” della maggioranza. Questa legge – ha detto - è un insieme di attività illusionistiche. E’ una legge orribile fatta di tecnicismi in cui alla fine emergerà l’autolesionismo. Per l’esponente dei Riformatori è scandaloso che non si trovino i fondi a favore delle famiglie numerose. Inoltre, tra confusione, tecnicismi e inutilità si fa il gioco delle tre carte: da una parte si tolgono i fondi, dall’altra si rimettono.
Ha quindi preso la parola il consigliere del Partito dei Sardi Augusto Cherchi che ha detto di condividere l’impostazione della legge ma, allo stesso tempo, ha espresso perplessità su alcuni commi dell’articolo 1.
Il consigliere sovranista si è soffermato in particolare sul contenuto dei commi 5, 7 e 8 (copertura del disavanzo della sanità, istituzione del servizio di elisoccorso e stanziamento per l’Ipab SGB di Ploaghe). «In Commissione ci siamo astenuti su queste disposizioni – ha ricordato Cherchi – sulla copertura del debito della Sanità del 2015 non riusciamo ancora a capire dove si andranno a reperire le risorse. Manca inoltre una previsione coerente del debito presunto per il 2016. E’ inutile prevedere una spesa se poi questa va a crescere».
Cherchi infine ha espresso dubbi sul contenuto del comma 8: «Si propone uno stanziamento di oltre 3 milioni di euro a favore della Asl di Sassari per lo svolgimento delle funzioni trasferite in seguito alla soppressione dell’Ipab SGB di Ploaghe – ha detto il consigliere del PdS – i lavoratori vanno tutelati ma occorre agire con prudenza. Esistevano avanzi per 6,9 milioni di euro rappresentati da oneri dello Stato che non sono stati utilizzati per la SGB. Si chiedeva che venissero assegnati alla Asl ma non risulta che ciò sia avvenuto. Quello delle Ipab è un problema serio che va affrontato e risolto con le dovute coperture finanziarie e le dovute cautele». Segue