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Arrestato dai carabinieri della compagnia di Sassari giovane sassarese per rapina dopo un rocambolesco inseguimento

Sassari, 7 Nov 2016 - La scorsa notte, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sassari, hanno arrestato Daniele Pitzalis, 30 anni, sassarese. già noto alle forze dell’ordine, dopo un rocambolesco inseguimento per le strade cittadine.

Erano le 03.30 circa quando è stata segnalata al 112 una rapina a mano armata perpetrata ai danni di una prostituta nigeriana nella zona industriale di Predda Niedda, da parte di un individuo successivamente allontanatosi a bordo di una Nissan Micra di colore rosso.

Le immediate ricerche effettuate dalle gazzelle dell’Arma, hanno consentito di intercettare fin da subito l’auto davanti alla rotonda del centro commerciale Tanit, senza tuttavia riuscire a identificare il suo conducente che, alla vista dei militari, è fuggito precipitosamente.

Incurante dell’alt imposto dai Carabinieri e di tutte le regole del codice della strada, il conducente della Nissan Micra ha iniziato a percorrere a forte velocità varie strade del centro abitato, andando a sbattere ripetutamente nella sua guida spericolata anche con alcune auto in sosta, prima di fermarsi in modo accidentale su un marciapiede in via Anglona.

In tale frangente, il fuggitivo, nonostante l’intimazione armi in pugno degli uomini dell’Arma di arrestare la marcia e uscire dall’auto, ha speronato più volte l’autovettura di servizio allo scopo di guadagnarsi nuovamente la fuga e, nelle sue manovre azzardate, ha addirittura tentato anche di investire i militari, riuscendo quindi a riprendere la marcia ed ad allontanarsi a forte velocità dalla zona, per poi essere definitivamente fermato in viale Sicilia grazie anche all’intervento di un’altra pattuglia giunta in aiuto.

In seguito, nel corso delle conseguenti perquisizioni personale e domiciliare è stato trovato un po’ di tutto: da una carabina ad aria compressa a munizioni calibro 9 illegalmente detenute, senza tralasciare sostanze stupefacenti e materiale utile al confezionamento della droga.

Nel corso della successiva mattinata, in via Michelangelo Buonarroti, è stata inoltre rinvenuta da un privato cittadino anche l’arma verosimilmente utilizzata dall’interessato per compiere la rapina e che, nel corso dell’inseguimento, ha probabilmente gettato dal finestrino nel tentativo di nascondere le tracce dei reati commessi.

L’arrestato è stato infine rinchiuso nel carcere di Bancali a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e dovrà ora rispondere di una lunga lista di reati, che gli saranno contestati dal Sostituto Procuratore, dott.ssa Emanuela Greco, nel corso della prossima udienza di convalida.