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Gdf Sassari – Prodotti pericolosi e frodi commerciali: sequestrati oltre 500.000 articoli di bigiotteria e 400 Sciarpe in falso cashmere.

Sassari, 2 Nov 2016 – I finanzieri del Gruppo di Olbia e dei Reparti dipendenti, hanno avviato e portato a termine, nei giorni scorsi, un servizio di contrasto alle frodi commerciali e della commercializzazione di prodotti illegali, potenzialmente pericolosi soprattutto per la salute e l’incolumità dei consumatori finali.

La mirata azione investigativa, svolta dai “Baschi Verdi” della città gallurese, ha permesso di individuare e, quindi, sottoporre a controllo tre attività ubicate nel centro storico della città, gestite da imprenditori di nazionalità bengalese, esercenti il commercio di articoli di vario genere, provenienti, nella massima parte, dalla Repubblica Popolare Cinese.

I militari, durante le varie ispezioni degli esercizi commerciali, hanno individuato moltissimi prodotti che non rispettavano le prescrizioni previste dalle leggi italiane e dell’Unione Europea. Quindi i controlli sono stati estesi a tutti i locali e su ogni prodotto presente all’interno delle varie ditte, durante i quali è stato possibile trovare e mettere sotto sequestro amministrativo di un totale di 512.755 articoli, per varie violazioni concernenti la mancanza di istruzioni in lingua italiana, delle indicazioni di provenienza e dei dati del soggetto importatore, di fondamentale importanza ai fini della effettiva tutela degli acquirenti.

Tutti gli oggetti, prevalentemente articoli di bigiotteria, erano già posti in vendita ovvero pronti ad essere immessi in commercio e non rispettavano la normativa vigente in materia di sicurezza prodotti.

Durante le attività sono stati inoltre sequestrati penalmente, presso due degli esercizi commerciali controllati, 511 sciarpe recanti indicazioni merceologiche false in quanto, a fronte di un modesto prezzo di vendita, riportavano un’etichetta di composizione “100% Cashmere”.

Nei confronti delle attività commerciali interessata dall’operazione delle Fiamme Gialle, sono state elevate sanzioni per circa 75.000 euro e i titolari sono stati segnalati amministrativamente alla Camera di Commercio. Invece due di questi sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per frode in commercio.