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Maxi blitz dei carabinieri della compagnia di Iglesias coordinati dal Cap. Daniele Riva e arrestate 5 persone e una latitante per avvenuta condanna per i reati di rapina in concorso e porto abusivo di armi

Iglesias (Ca), 22 Ott 2016 - Il 05 marzo 2015, alle ore 03:50 circa, tre uomini vestiti con abiti mimetici, tutti armati di pistola e con volto coperto si erano introdotti all’interno del circolo privato “Beak” di Gonnesa (CA) in via Mazzini 34 e, una volta immobilizzati il gestore ed un suo amico occasionalmente presente, sotto la minaccia delle armi, sino poi fatti consegnare l’incasso della serata, che si trovava in un cassetto dietro il banco bar ed i contanti contenuti nella macchina cambiamonete.

I rapinatori subito dopo il ‘colpo’ sono fuggiti ma prima hanno ancora minacciato di sparare ai due si fossero mossi o avessero chiesto aiuto.

In seguito, dalle indagini condotte dai carabinieri della Stazione del paese, è emerso che i tre malviventi, che avevano artefatto grossolanamente la loro voce con un riconoscibile finto accento straniero, erano tutti armati di pistole e, inoltre, è stato accertato che uno dei tre impugnava anche un manganello con il quale a scopo intimidatorio, aveva colpito con violenza il bancone bar.

Quindi ultimate le indagini da parte degli investigatori della Stazione e della compagnia di Iglesias, momentaneamente agli ordini del Cap. Daniele Riva, sono finiti in manette con l’accusa di rapina in concorso e detenzione di armi, Marco Garifo, di 30 anni, di Gonnesa, Salvatore Gessa, di 27 anni, operario, con precedenti, di Domusnovas, Dino Gessa, di 30, operario, con precedenti, di Domusnovas, Francesco Monni, di 28 anni, di Gonnesa e Stefano Tatti, di 31 anni, pizzaiolo, di Gonnesa.

I tre rapinatori, questa mattina, i 40 carabinieri della Compagnia di Iglesias, anno dunque eseguito gli ordini di carcerazione emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Cagliari per sopraggiunta condanna (patteggiata) e rinchiuso presso la Casa Circondariale “E. Scalas” di Uta dove sconteranno le pene detentive che variano da 2 anni e 2 mesi a 3 anni (con multe da €400,00 a €1.000,00).

All’appello (le misure sono 6) manca una persona, irreperibile sul territorio nazionale, che assume lo stato di persona ricercata.

 

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