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Daniela Forma (PD), “Doppia preferenza di genere”: “La Prima Commissione mantenga l’impegno assunto di apportare le modifiche alla Legge Statutaria Elettorale”

Cagliari 19 Ottobre 2016 –La Consigliera Regionale del Partito Democratico Daniela Forma in un comunicato manifesta forte imbarazzo per i ritardi che stanno facendo finire nel dimenticatoio gli impegni assunti dalla maggioranza del centrosinistra relativamente all'introduzione della doppia preferenza di genere nella Legge Statutaria Elettorale.

“Esattamente un anno e mezzo fa (Aprile 2015) – dichiara – la maggioranza del centrosinistra ha presentato una proposta di legge per la modifica della Legge Regionale Statutaria n. 1/2013, allo scopo di introdurre nel sistema elettorale per l'elezione del Consiglio Regionale lo strumento della doppia preferenza di genere.

Tutti si dicevano convinti che i tempi fossero maturi per consentire alle donne di dare il proprio contributo nel Parlamento dei Sardi, visti i buoni risultati ottenuti dall'introduzione della doppia preferenza di genere nelle elezioni relative ai Comuni al di sopra dei 5.000 abitanti e vista la presenza di sole 4 donne elette su 60 Consiglieri Regionali in Sardegna.

È stato addirittura assunto l'impegno di prendere in mano in Prima Commissione l'esame della proposta di legge al termine dei lavori sulla Legge di riordino degli Enti Locali, esprimendo la consapevolezza che, finalmente, si sarebbe sanato uno dei gravi problemi delle Legge Elettorale, quello appunto della rappresentanza di genere.

Passano i mesi – prosegue l’esponente politica – e vengono depositate altre Proposte di Legge che vanno nella stessa direzione fino a quando, a Maggio del 2016, la Prima Commissione prende finalmente in carico le Proposte di Legge per la modifica della Legge Regionale Statutaria n. 1/2013.

In quella sede si decide di istituire una sotto-commissione a cui vengono dati 60 giorni di tempo per verificare se oltre alla doppia preferenza di genere ci siano altri punti relativi alla Legge Elettorale sui quali si possa raggiungere un accordo politico di massima. In caso di impossibilità di raggiungimento di tale accordo, la sotto-commissione avrebbe dovuto portare avanti solamente il lavoro relativo alla doppia preferenza di genere.

Ad oggi, purtroppo, non si sente più parlare di modifiche alla Legge Statutaria Elettorale e di doppia preferenza di genere, se non in maniera aleatoria. Pertanto – conclude Daniela Forma – invito i colleghi della maggioranza del centrosinistra e il Presidente della Prima Commissione a prendere in mano con determinazione tale questione e a dare una risposta concreta alle attese di tante donne sarde che vorrebbero avere la possibilità di cimentarsi nella massima istituzione sarda ma che, se non messe nella condizione di poter avere condizioni di parità di accesso alla carica di consigliere regionale, continueranno a fare sempre e solo le “riempilista”.