Cagliari, 26 Sett 2016 - Gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Cagliari a seguito di attività investigativa hanno proceduto, il 23 settembre scorso, al controllo di una officina ubicata in località Sestu (CA).
La struttura composta da un capannone e adibita ad officina ed autodemolizione era di proprietà di C.A. di 52 anni, priva delle autorizzazioni previste dalla legge.
Sul luogo dell’accertamento i poliziotti hanno trovato motori, parti di auto ed un numero imprecisato di parti di ricambio. Inoltre, sono stati rinvenuti, abbandonati su terreno sterrato senza alcun tipo di precauzione, ingenti quantitativi di materiale ferroso di ogni genere, cavi elettrici, pneumatici di auto, nonché oli esausti.
Nel corso dell’attività di controllo sono stati individuati anche diversi motori di autovetture di provenienza furtiva. Infatti, durante gli accertamenti si è poi rilevata la presenza di motori appartenenti ad auto tutt’ora circolanti con altri propulsori di cui è in corso di accertamento la reale provenienza. Non si esclude perciò, che anche questi possano essere anch’essi provento di furto.
Inoltre, sono state rinvenute targhe di auto appartenenti a veicoli rubati e ulteriori targhe intestate a veicoli sottoposti a sequestro amministrativo per violazione delle norme sull’assicurazione dei veicoli.
Non si è esclude che i proprietari delle auto, destinatari dei provvedimenti di confisca, abbiano utilizzato l’officina per disfarsi di veicoli ed ottenere così un vantaggio economico prima che divenisse definitivo il provvedimento di confisca sottraendo in tal modo risorse alle casse dello Stato.
Nella struttura sono stati, inoltre, individuati altri soggetti sui quali è in corso di accertamento la eventuale responsabilità nell’attività controllata.
L’intera aerea ed il capannone sono stati sottoposti a sequestro ed il titolare dell’attività, è stato deferito all’autorità giudiziaria per riciclaggio, esercizio abusivo di attività di officina nonché per violazione delle norme ambientali.
Sono in corso accertamenti sul materiale sottoposto a sequestro, non escludendo che all’esito dell’attività possono essere accertati altri reati.