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Immigrazione clandestina: arrestati due giovani algerini presunti scafisti nel primo sbarco di ieri

Carbonia, 20 Ago 2106 - Ieri pomeriggio, un primo maresciallo dell’esercito italiano in servizio a Teulada, libero dal servizio ed a diporto a bordo del proprio gommone, ha visto giungere verso di lui due barchini. Perciò vista la situazione ha chiamato il numero di soccorso pubblico 112 riferendo all’operatore di turno di aver avvistato, nelle acque antistanti la località le dune di “Porto Pino” comune di Sant’Anna Arresi (Ca), due barchini in legno, di circa sei metri, con a bordo una ventina circa di migranti.

Quindi è stato subito attivato il servizio di ritrovamento e l’operatore della centrale operativa della compagnia di Carbonia, ha inviato sul posto un gommone attualmente utilizzato dal personale della motovedetta CC 707 e dislocato in servizio tra Sant’Antioco e Porto Pino. Scelta che si è rivelata giusta in quanto mezzo più veloce e maneggevole e che consente anche l’arrivo in spiaggia del personale operante.

NADJMEDDINI militari a bordo del gommone ha poi avvistato due natanti nei pressi del porto canale della località Porto Pino in quanto avevano modificato la rotta, riuscendo a bloccarne a bloccarne uno, mentre l’altro contestualmente si dirigeva verso la costa dove è spiaggiato, facendo scendere le persone a bordo che subito dopo si sono disperse nella vicina pineta.

Nel corso dell’attività di ricerca dei due barchini, gli uomini dell’Arma del mezzo navale, sono riusciti a visualizzare entrambi gli scafisti, che rintracciati successivamente (uno a terra e l’altro era ancora sulla barca scortata dal gommone), sono stati, a cura del personale della stazione di Giba, arrestati nella flagranza dei reati di violazione delle disposizioni contro le immigrazioni clandestine – favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e violenza privata. Si tratta di Sabri Zarwal, di 22 anni e Nadjmeddin Bourokba, di 27 anni, entrambi dell’Algeria.

Entrambi venivano riconosciuti senza ombra di dubbio da parte del personale del battello pneumatico e dal M.llo dell’Esercito quando era s al quale Sabri Zarwal, nel corso dell’inseguimento (li stava semplicemente seguendo per segnalarne la posizione) effettuato dal sottufficiale, con una manovra pericolosa l’aveva obbligato a fermarsi, girandogli a torno e mandandolo a quel paese dicendogli di farsi gli affari suoi (in italiano)

I loro diciassette connazionali, tutti in buona salute, privi di documenti di riconoscimento, al termine degli adempimenti di rito sono stati trasportati presso la struttura convenzionata per poi essere condotti nella cittò di Sassari.

I due arrestati al termine degli accertamenti, sono stati accompagnati e rinchiusi nel carcere di Ca-Uta dove rimarranno a disposizione dell’A.G. informata dai carabinieri di Giba che hanno lavorato congiuntamente a personale della motovedetta cc 707 dislocata in Sant’Antioco (Ca), al momento utilizzatore del gommone dell’Arma dislocato per tale esigenza lungo le coste del Sulcis.

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