Cagliari, 9 Lug 2016 – La Conferenza Stato-Regioni, riunita a Roma, ha approvato il decreto ministeriale in attuazione del ‘Collegato Ambientale’ del dicembre 2015 che costituisce e rende operative le Autorità di Bacino distrettuali, per la costruzione di un servizio idrico efficiente e una corretta gestione del rischio alluvioni in cui sono chiare competenze e responsabilità nella pianificazione in materia di acque e di difesa del suolo.
“Una notizia di importanza storica perché si compie una delle più importanti riforme nazionali nel settore acqua mai realizzate in Italia dopo un ritardo di decenni - ha affermato l’assessore della difesa dell’Ambiente Donatella Spano, soddisfatta per l’apporto significativo al tavolo tecnico-politico della Sardegna nel ruolo di coordinamento della Commissione Ambiente ed Energia. “Un obiettivo raggiunto grazie sia al grande lavoro del ministero dell’Ambiente che alla spinta propositiva delle Regioni”.
Sancito il passaggio da 37 Autorità di bacino nazionali, delle quali trenta interregionali, a sette Autorità distrettuali di cui due insulari: Po, Alpi Orientali, Appennino Settentrionale, Appennino Centrale, Appennino Meridionale e, infine, Sicilia e Sardegna.
“È stata quindi riconosciuta la specificità della Sardegna che, assieme alla Sicilia, diversamente dalle altre regioni non dovrà trasferire le strutture all’ente economico subordinato ministero dell’Ambiente ma potrà continuare a operare con l’Autorità di Bacino regionale, oggi sotto la Presidenza della Regione, già costituita nel 2006”.