Amsterdam, 30 Mag 2016 - "Senza il protagonismo delle città e delle regioni non è possibile portare avanti politiche davvero virtuose: le cose non si fanno e restano solo annunci senza concretezza. Occasioni come questa sono preziose perché sia compreso fino in fondo il ruolo degli enti locali". Lo ha detto oggi il presidente della Regione Francesco Pigliaru portando al tavolo di lavoro del Forum per l'Agenda Urbana di Amsterdam la voce dei territori sul fronte dell'ambiente, dell'energia e della lotta ai cambiamenti climatici. All'iniziativa, organizzata dal Comitato europeo delle Regioni nel suggestivo scenario del Westergasfabriek, l'antica fabbrica del gas della città olandese oggi trasformata in centro di creatività e cultura, Francesco Pigliaru ha partecipato nel duplice ruolo di Chair della Commissione Enve del CdR e presidente della Regione Sardegna.
Il Forum, che ha riunito esponenti degli enti locali e regionali, delle istituzioni dell'Ue e degli Stati membri, si è svolto in concomitanza con la riunione dei ministri europei che hanno sottoscritto il "Patto di Amsterdam" sull'agenda urbana dell'Ue. "Riconoscerne il peso all'interno del processo decisionale significa costruire un'Europa più vicina ai cittadini e più attenta alle reali necessità dei territori. Il Patto firmato oggi dai rappresentanti dei governi europei è un passo importante in questa direzione", ha spiegato il presidente Pigliaru. "Nel processo che dovrà portare a una maggiore influenza dei territori sulle politiche dell'Unione bisogna tenere ben presente che esistono realtà diverse. Le città oggi sono al centro dell’azione europea perché sono i luoghi nei quali ci si aspetta che avvenga l’innovazione. Le Regioni sono una cosa più articolata, non sono fatte solo di grandi città ma di tante piccole realtà urbane, e il loro ruolo va messo in relazione soprattutto alla rete delle città medie che hanno bisogno, più delle altre, di essere coordinate per fare azioni di sistema. L'altro tassello è dato dalle zone non urbane, importanti per gli equilibri di un territorio e per ridurre lo spopolamento: servono connessione, modernità e sicurezza, e c'è tanta tecnologia smart che offre nuove opportunità e speranze ai territori poco densamente popolati. La Sardegna è l'esempio perfetto di uno scenario così complesso e noi lavoriamo molto in questa direzione, portando la banda ultra larga nelle zone rurali, investendo nelle scuole e sviluppando un sistema diffuso di videosorveglianza".
Francesco Pigliaru ha poi approfondito gli aspetti specifici della sezione di lavoro sulle "Green Cities" che ha coordinato, soffermandosi in particolare sui temi dell'efficienza energetica. "Le tecnologie oggi consentono di produrre ovunque energia sulla base di fonti rinnovabili: non più grandi impianti che sfruttano gli incentivi sulle rinnovabili lasciando poco o niente al territorio, ma impianti diffusi collegati tra loro attraverso le cosiddette Smart Grid. È l'idea che abbiamo lanciato in Sardegna - ha concluso Francesco Pigliaru -, distretti energetici che garantiscano una produzione rinnovabile mirata al benessere delle persone che vivono vicino a dove l’energia viene prodotta".