Cagliari, 30 Mag 2016 - Tore Loddi, lo scorso 19 maggio era finito direttamente nel carcere di Uta, dopo che gli Agenti della Squadra Mobile avevano sequestrato a suo carico armi, esplosivi ed addirittura una divisa da Carabinieri ma poi tutto questo non è bastato per chiudere il “cerchio”.
Gli investigatori, infatti, nei giorni successivi, hanno effettuato un nuovo sopralluogo, perlustrando l’interno delle pertinenze individuate all’indomani del blitz del 19 maggio. E a peggiorare la posizione, già gravemente compromessa, altro materiale posto sotto sequestro e riconducibile ai fatti dello scorso 19 maggio.
Quindi, al termine del supplemento d’indagine, gli Agenti hanno sequestrato altri due detonatori, uno sfollagente “tonfa”, tre lampeggianti blu in uso alle forze dell’ordine ed altro munizionamento compatibile con le armi già sequestrate.
