Sassari, 23 Mag 2016 – «La Sardegna è una delle regioni con il minor numero di laureati, un dato allarmante che rende difficile la costituzione di una futura classe dirigente in grado di competere con il resto dell'Europa».
E' quanto dichiarato dal presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau durante il suo intervento all'incontro dibattito sul tema “La scuola tra dispersione scolastica e nuove strategie possibili”, promosso questo pomeriggio nella sala Angioy del palazzo della Provincia dal gruppo consiliare “Città Futura” del comune di Sassari.
Il massimo rappresentante dell'Assemblea sarda si è soffermato su alcune delle azioni messe in campo dalla Regione Sardegna per contrastare il fenomeno, “tema individuato tra le priorità – ha sottolineato il presidente Ganau - insieme alla qualità della didattica, la formazione e la ricerca. Fondamentali alcune azioni messe in campo a livello nazionale per migliorare la qualità formativa – ha aggiunto Ganau – come l'aggiornamento continuo per gli insegnanti, obbligatoria, continua e certificata sul modello ECM, ma anche interventi strutturali, come quelli avviati dalla Regione con la riorganizzazione territoriale, gli accorpamenti e l'eliminazione delle pluriclassi. Oggi il 75% degli istituti scolastici dell'isola – ha aggiunto Ganau - sono finalmente interessati da interventi di ristrutturazione e messa a norma per l'avvio di una moderna didattica, grazie ai progetti Isc@la e Tutti a Isc@la con diciannove milioni di euro di fondi UE per il potenziamento didattico».
Il presidente del Consiglio ha anticipato l'intervento relativo al riordino del sistema della formazione professionale, sottolineando che la commissione competente a breve inizierà a discutere una nuova legge “legata alla programmazione regionale e alle reali esigenze del territorio”.
«Nella legge finanziaria approvata – ha ricordato il presidente Ganau – abbiamo scelto di dedicare delle risorse a borse di studio specifiche per studenti meno abbienti, così come verrà rivisitato il sistema del Master and Back post universitario, efficace nella prima fase e meno formativo nella seconda, magari utilizzando strumenti per lo sviluppo di attività imprenditoriali di accompagnamento. La dispersione scolastica – ha concluso il presidente del Consiglio - riguarda anche la situazione socio - economica che la nostra isola sta attraversando, ecco perché il sostegno alle famiglie rimane indispensabile ed essenziale».