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Agricoltura, Assessore Falchi alla fiera di Cagliari: regione sostiene i giovani agricoltori

Cagliari, 26 Apr 2016 - “I dati parlano di un ritorno dei giovani alle campagne e l’Assessorato è attivamente impegnato per sostenere e accompagnare le nuove imprese agricole sia con progetti come Rural trainer sia con le misure del nuovo PSR”. Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi nell’intervento che ha aperto il convegno “Giovani agricoltori e start up verdi”, tenutosi stamattina alla Fiera di Cagliari.

Nel nuovo PSR la misura per il primo insediamento. L’incontro, al quale hanno partecipato più di 200 giovani, aveva l’obiettivo di stilare un primo bilancio del progetto Rural Trainer e presentare le misure del PSR 2014-2020 per la creazione e lo sviluppo di nuove imprese nelle aree rurali. Proprio dall’esperienza del passato ciclo programmatorio del PSR, quello relativo al 2007/2013, è partita Elisabetta Falchi: “Ci siamo resi conto che la principale difficoltà per i giovani, dopo l’insediamento, era quella di riuscire a far stare le proprie imprese sul mercato: su questo aspetto ci siamo concentrati per il nuovo PSR e per la misura 6.1 relativa proprio al primo insediamento, il cui bando verrà pubblicato entro qualche settimana”.

Imprese che sappiano stare sul mercato. Infatti, ha aggiunto la titolare dell’Agricoltura, “in questo nuovo ciclo proponiamo un bando diverso, che favorisca l’accesso di giovani che abbiano già le idee chiare sulla produzione che vogliono avviare”. Particolare importanza avrà la presentazione di un business plan aziendale, “uno degli aspetti sui quali si sono concentrate le attività di Rural trainer: vogliamo sostenere attività valide, che oltre alla produzione sappiano avviare una efficace commercializzazione e vendita. Stiamo ragionando su come aiutare i neo imprenditori a seguire il proprio business plan - ha detto l’assessore -. È allo studio un’attività di tutoraggio da parte delle agenzie agricole, almeno per i primi anni”.

“Terra ai giovani”. Una seconda criticità, ha continuato poi l’esponente della giunta Pigliaru, è legata alla disponibilità di terreno coltivabile: “La terra è il fattore più costoso, è difficile avviare un’attività agricola se non si è figli di agricoltori - ha spiegato -. Ma è un ostacolo che stiamo cercando di abbattere anche con il progetto “Terra ai giovani”. Falchi ha ricordato gli elementi fondamentali della delibera approvata dieci giorni fa dall’esecutivo, che mette a disposizione di giovani under 40 circa 700 ettari di terre regionali oggi incolte divisi in vari lotti. “Aggregazione e meritocrazia sono le parole d’ordine”, ha sottolineato Elisabetta Falchi. “Il bando infatti prevede premialità sia per le aggregazioni imprenditoriali, come la costituzione in cooperativa o l’adesione a una Organizzazione di produttori, sia per la preparazione e l’esperienza: gli aspiranti concessionari dei lotti regionali con studi specifici in agraria saranno favoriti”.

Giovani imprenditori, la marcia in più. “La filiera agroalimentare è un settore fondamentale per la nostra economia - ha concluso l’assessore -. Può creare occupazione, reddito e qualità in una terra che fa delle sue produzioni un fiore all’occhiello ma che fatica a tenere il passo dei competitors nazionali e internazionali: il ricambio generazionale e l’avvio di nuove imprese agricole gestite da giovani possono diventare la nostra marcia in più”.

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