Press "Enter" to skip to content

I delegati della Sardegna Ganau e Pittalis incontrano il neo comitato regionale “Vota Sì per fermare le Trivelle”

Cagliari, 18 Mar 2016 – In concomitanza con l’apertura ufficiale a Roma in piazza del Pantheon della Campagna del referendum del 17 aprile, promossa dal comitato “Vota Sì per fermare le trivelle”, i delegati della Sardegna Gianfranco Ganau e Pietro Pittalis hanno incontrato questa mattina a Cagliari nella sede del Consiglio regionale una delegazione del neo comitato sardo a cui hanno aderito associazioni ambientaliste e dei consumatori, semplici cittadini a attivisti della società civile.

L’incontro è stata l’occasione per definire azioni comuni e iniziative sui territori mirate ad informare i cittadini sulla data e i temi del referendum popolare.

«Il nostro comitato si è costituito a supporto della nostra regione, promotrice insieme ad altri nove Consigli regionali del referendum – ha sottolineato Giorgio Vargiu dell’Adiconsum – abbiamo un obiettivo comune ma anche nemici comuni. I nostri avversari sono il tempo e il raggiungimento del quorum con un arbitro sceso in campo e decisamente poco imparziale il Governo nazionale e da ieri anche la presidenza del PD, che mette lo sgambetto a questa consultazione referendaria».

«La nostra organizzazione capillare – ha aggiunto Fanny Fao di Italia Nostra – consentirà in questo mese di organizzare iniziative sui territori per veicolare i temi e le ragioni per votare sì al referendum. È un argomento particolarmente sentito e i cittadini oggi hanno sicuramente più senso critico e voglia di decider».

“Vota Sì per fermare le trivelle e salva l’ambiente ed il mare della Sardegna” è lo slogan del comitato regionale che sostiene le ragioni del sì, ritenendo necessario far esprimere gli italiani e i sardi sulle scelte energetiche strategiche che deve compiere il Paese, in ogni settore economico e sociale per uno sviluppo più giusto, rinnovabile e decarbonizzato.

«Le Regioni stanno facendo un ottimo servizio alla democrazia – ha aggiunto Marino Canzoneri dell’Arci Sardegna – e iniziative di questo tipo servono a riconciliare i cittadini con la politica, la buona politica».

Anche i rappresentanti di Legambiente e Libera Sardegna, Carla Varese e Nanda Sedda  hanno  assicurato ai delegati il massimo supporto delle associazioni che rappresentano, indicando già due iniziative in programma, utili per sensibilizzare i cittadini sul referendum: il 21 marzo a Cagliari Legambiente ha in programma un convegno sulla sfida della compatibilità paesaggistica e climatica, dopo la COP21 di Parigi,  e nella stessa data a Sestu, piazza centrale dell’isola,  Libera Sardegna celebra la giornata nazionale in ricordo delle vittime di mafia, istituita con legge proprio ieri in Senato.

«Ringraziamo le associazioni per l’adesione e il supporto che ci daranno in questo mese di campagna elettorale – hanno sottolineato i delegati Ganau e Pittalis – il vostro contributo rafforza il ruolo delle Regioni che in poco tempo sono riuscite ad organizzarsi e promuovere questo referendum, dimostrando che la politica sui grandi temi di interesse per i cittadini è unita e pronta a fare la sua parte, superando anche le appartenenze di partito. Esiste un problema oggettivo che riguarda l’informazione sulla data e i temi del referendum – hanno concluso i delegati – i cittadini devono andare a votare per poter scegliere quale futuro garantire ai propri figli».