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Operazione “Alta tensione” dei carabinieri di Cagliari, Velletri e Villacidro: agli arresti domiciliari 5 persone per associazione per delinquere e 100 denunciate per furto di energia elettrica ai danni dell’Enel

Cagliari, 19 Feb 2016 - Dalle prime ore di questa mattina, i carabinieri del Comando Provinciale di Cagliari e i colleghi del Comando Provinciale di Latina e del Comando Compagnia di Velletri, hanno eseguito, tra le Provincie di Cagliari, Latina e Roma, 5 ordinanze di applicazione della misura degli arresti domiciliari e diversi decreti di perquisizione locale e personale.

L’operazione arriva alla conclusione dell’indagine convenzionalmente denominata “Alta Tensione” della Compagnia Carabinieri di Villacidro, iniziata a marzo 2015 e conclusa a luglio dello stesso anno, che ha individuato una associazione per delinquere finalizzata al furto di energia elettrica operante nelle Province interessaste.

Quindi sono stati arrestati Gianluca Corda, di 40 anni, di Guasila, commerciante, pregiudicato, Michele Franco, di 52 anni, nato a Trapani ma residente a Decimoputzu (Ca), in località San Basilio, Marco Mossa, di 59 anni, nato a Cagliari ma residente a Quartu Sant’Elena (Ca), commerciante, Marco Serangeli, di 48 anni, nato a Velletri (RM) e residente a Cisterna di Latina (LT), dipendente della società Enel Distribuzione all’epoca dei fatti e Nereo Magni, di 53 anni, nato a Genzano di Roma (RM) ma residente a Cori (LT)m disoccupato, ex dipendente della società Enel.

L’indagine ha permesso di appurare come il Corda, sospettato di essere coinvolto in una attività di spaccio di sostanze stupefacenti, fosse dedito, in modo sistematico e in concorso con altri soggetti, alla manomissione dei contatori dell’energia elettrica finalizzata alla riduzione dell’effettiva rendicontazione dei consumi registrata dal misuratore installato dalla società di distribuzione, con relativo indebito utilizzo della maggior parte dell’energia fornita.

L’attività, rispetto al piano “clienti” si fondava sul passaparola (un cliente ne portava un altro e così via; sconti per chi presentava o portava clienti).

Per quanto attiene la parte tecnica, è emerso che Serangeli e Magni, sono entrati a far parte dell’associazione in un secondo momento per l’esecuzione dei lavori più complicati, arrivando in Sardegna appositamente per la manomissione delle unità di misura più sofisticate.

Gli accertamenti compiuti dai verificatori di Enel Distribuzione, opportunamente indirizzati dai militari che hanno condotto l’indagine, hanno permesso di evidenziare l’alterazione dei contatori mediante la rottura dei tenoni e l’installazione di ponti in rame per una conseguente riduzione media dei consumi, oscillante tra il 70 e l’80%; stimare il costo dell’energia elettrica sottratta in circa € 1.300.000 per la Sardegna ed € 630.000 circa per la provincia di Latina (a livello nazionale risulta un ammanco stimabile in alcune centinaia di milioni di euro, attribuibile a perdite di natura non fisiologica o tecnica, tra cui anche questo tipo di manomissioni).

Inoltre, nell’ambito dell’indagine sono state denunciate in stato di libertà oltre 100 persone (utenti) per furto aggravato di energia elettrica, per aver fatto manomettere i relativi contatori di private abitazioni e di attività commerciali, evasione fiscale per i mancati introiti da parte dello stato in materia di accise sull’energia realmente consumata e non rendicontata. L’attività illecita ha potuto fruttare anche fino 3.000 euro al giorno per 4/5 manomissioni al giorno dove, per ogni manomissione e una tantum il costo per il beneficiario variava a seconda del tipo di contatore (da € 600/1000 per contatori 3/6 KW – per lo più ad uso domestico – ad € 1.500 oltre 6 KW; il 50% della bolletta media per contatori over 10/15 KW)

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