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Corte dei Conti, presidente Squitieri: “revisione della spesa non sta funzionando. Troppi tagli ai servizi”.

Roma, 18 Feb 2016 - "La Corte dei Conti ritiene che il parziale insuccesso o, comunque, le difficoltà incontrate dagli interventi successivi di revisione della spesa (spending review ndr) siano anche imputabili a una non ottimale costruzione di basi conoscitive sui contenuti, sui meccanismi regolatori e sui vincoli che caratterizzano le diverse categorie di spesa oggetto dei proposito di taglio". Parole pronunciate dal presidente, Raffaele Squitieri, nel corso del discorso per l'inaugurazione dell'anno giudiziario della magistratura contabile alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e tra gli altri, dei ministri Pier Carlo Padoan, Graziano Delrio e Stefania Giannini.

Squitieri ha inoltre ricordato come "nel periodo successivo all'esplosione della crisi mondiale la dinamica della spesa pubblica in Italia ha subito una netta decelerazione rispetto alla continua e sostenuta espansione che aveva contrassegnato l'interno arco degli anni 2000. Questo ha generato, nel dibattito di politica economica, proposte di razionalizzazione che non offrono più scorciatoie percorribili in direzione di un'efficace revisione della spessa (spending review) e che sembrano porre solo sullo sfondo il tema essenziale dell'interrelazione tra spesa pubblica e qualità dei servizi resi alla collettività, in nome della priorità assegnata all'obiettivo di riequilibrio dei conti".

L'economia italiana è uscita dalla lunga recessione ma sul futuro c'è ancora incertezza. Pur nella rassicurante acquisizione di un'economia italiana ormai uscita dalla recessione connessa alla crisi del debito sovrano, le vicende più recenti confermano il permanere di un quadro ad alto contenuto di incertezza, soprattutto avendo riguardo allo scenario internazionale".

"Con le due ultime leggi di Stabilità - ha sottolineato Squitieri - l'obiettivo esplicito del governo è stato quello di puntare al consolidamento della ripresa economica, ancora troppo fragile, attraverso interventi mirati di sostegno della domanda interna di consumo e di investimento, finanziati anche in disavanzo, ma nel rispetto del profilo di graduale riduzione del rapporto indebitamento/Pil e del debito pubblico".

"L'Italia vive una fase delicata in cui permane un quadro di incertezza a livello internazionale che si è accentuata nelle ultime settimane. - ha detto Squitieri. Poi un monito: " È fondamentale fornire impulso alla crescita economica e all'occupazione, pur nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica".  Il presidente ha poi ricordato che "il potenziamento della ripresa economica, che i pur contradditori indicatori congiunturali sembrano segnalare, è affidato a misure dirette a incrementare il reddito disponibile delle famiglie e a ridurre gli oneri che gravano sulle imprese. Una particolare attenzione - ha osservato - è poi riservata agli investimenti pubblici in infrastrutture, per i quali l'intento dichiarato è di invertire una tendenza, ormai pluriennale, verso un continuo declino".

"In tema di attività contrattuale, terreno considerato ad alto rischio dalle normative sulla prevenzione della corruzione, rammento che la Corte dei Conti e Anac - ha detto Squitieri - hanno sottoscritto, nel maggio 2015 uno specifico protocollo di intesa per coordinare le azioni dei due istituti. In particolare nell'intento di contribuire ad arginare un meccanismo criminale che, per numero di soggetti coinvolti e dispersione di risorse pubbliche, si riflette negativamente sull'economia nazionale, è stata prevista l'adozione di iniziative comuni, quali l'individuazione e la condivisione di indicatori di illeciti, ottimizzando l'utilizzo dei sistemi informativi"