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Asl Olbia: l’appello per un Carnevale sicuro

Olbia, 04 Feb 2016 – Con il giovedì grasso nel Nord Sardegna si da il via alla Settimana del Carnevale, e la Asl di Olbia lancia un appello per sensibilizzare la popolazione: “Godetevi il Carnevale, ma responsabilmente. Il divertimento non lo si deve trovare nell’alcol, nelle droghe e negli eccessi in genere”. Carnevale è un momento molto atteso nel Nord Sardegna, per questo la Asl di Olbia, nell’intento di salvaguardare la salute dei propri assistiti, invita la popolazione ad un atteggiamento responsabile, soprattutto nei confronti dei giovanissimi.
Viste le passate edizioni e i numerosi casi di “etilismo acuto” registrati nei Pronto Soccorso galluresi in occasione dei festeggiamenti del Carnevale, la Asl di Olbia invita la popolazione di tutte le età a godersi i festeggiamenti, contenendo però l’uso di alcolici ed impedendolo ai minori.
Protezione dei più piccoli anche a Carnevale. La regola è: niente alcol ai giovani

“E’ noto a tutti il rischio connesso all’uso e all’abuso di sostanze alcoliche”, spiega Salvatore Carai, direttore del Servizio delle Dipendenze della Asl di Olbia. “E’ necessario che tutti si ricordino sempre le normative vigenti in materia di vendita e somministrazione di sostanze alcoliche: è vietato vendere alcolici ai minori di 18 anni e a tutti coloro che sono già palesemente in uno stato di ebbrezza alcolica”, spiega il dottor Carai.
All’interno del Servizio delle Dipendenze della Asl di Olbia è stato istituito da anni un equipe algologica, che segue, attraverso un approccio integrato sociale, sanitario e psicologico, circa 180 pazienti con problemi alcol correlati; l’età media del gruppo si attesta intorno ai 40 e 50 anni, anche se sono numerosi i 30enni e si registra anche la presenza di alcuni 16enni.
“Un appello particolare viene rivolto ai genitori e a tutti coloro che esercitano la potestà genitoriale, affinché vigilino maggiormente sui propri figli, nell’ottica di una maggiore tutela verso i rischi connessi all’uso e abuso di sostanze alcoliche”, aggiunge.
“L’alcol è quasi sempre la droga d’ingresso all’abuso di sostanza: per questo vogliamo con queste iniziative di prevenzione far capire ai giovani che nell’alcol non troveranno alcuna certezza”, conclude il direttore del Dipartimento di Salute mentale e delle Dipendenze della Asl di Olbia.

Per non guastare la festa gli amanti del Carnevale possono contribuire ad evitare i problemi causati dall’alcol, seguendo quelli che possono sembrare dei banali consigli; non farsi trascinare e influenzare dai ritmi del consumo alcolico altrui; le musiche e l’euforia carnevalesca fanno sudare, conviene però placare la sete ricorrendo alle bevande analcoliche; chi beve non guidi. Bisognerebbe impedire a chi ha un tasso d’alcolemia troppo elevato di tornare a casa alla guida di un veicolo; se si bevono grandi quantità di alcolici, si rischia un’intossicazione alcolica; uno dei segnali d’allarme sono: la perdita delle capacità sensoriali, l’eccessiva tristezza o euforia. In caso di dubbio è meglio contattare la centrale del 118 e ricorrere subito alle cure mediche.

“Il carnevale è una festa amata da cittadini e soprattutto da bimbi che ne diventano i protagonisti, per tanto è necessario festeggiarlo in sicurezza. Ciò premesso, occorre ragionare sulle insidie che caratterizzano i grandi eventi e prevenirle per renderlo più gioioso”, spiega Attilio Bua, direttore del Pronto Soccorso di Olbia. “La prevenzione, che ha il compito di eliminare o, quantomeno, attenuare gli eventi avversi, va attuata tenendo conto dei rischi propri di queste ricorrenze”. Il problema non è solo l’alcool, benché ne rappresenti uno dei rischi maggiori. Queste le insidie maggiori: abuso sostanze psicoattive legali (alcool), e non (droghe), “specie da parte di giovani e giovanissimi, che associano il divertimento allo “sballo”. Da qui un aumento di traumi da incidenti stradali, lesioni da risse, e intossicazioni acute”, spiega Bua.

“Rischio mascherato nei bambini”: “rappresentato dai costumi (materiali sintetici), ad alto rischio infiammabilità, con conseguenti gravi ustioni. Le maschere, in particolari quelle che coprono tutta la faccia e le così dette “smorfie”, presentano un alto rischio di soffocamento e, talvolta, anche chimico per la presenza di f-talati; accessori e gadget, spesso provvisti di parti taglienti, quindi con rischio di procurare lesioni; bombolette e schiuma spray: irritanti per occhi e pelle; giocattoli tipo trombe con fischietto staccabile: rischio soffocamento”.

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