Press "Enter" to skip to content

Formato il governo unitario libico: ora manca la fiducia del parlamento

Libia, 19 Gen 2016 - Trentadue ministri provenienti da tutto il paese. Così è nato il nuovo governo di unità nazionale libica, presentato stamane, dopo una notte di trattative, dal Consiglio presidenziale.

L'inviato Onu per la Libia, Martin Kobler, si è subito "congratulato con il popolo libico e il Consiglio presidenziale", in un messaggio su Twitter. E ha poi aggiunto: "Invito la Camera dei rappresentanti (parlamento di Tobruk riconosciuto dalla comunità internazionale) a riunirsi presto e ad approvare il governo".

È un "salto" in avanti ma ora "abbiamo davanti un duro lavoro": lo ha dichiarato il Rappresentante speciale per la Libia del Segretario generale Onu, Martin Kobler, commentando la formazione del nuovo governo libico in un comunicato dell'Unsmil. La nota della Missione di supporto delle Nazioni Unite in Libia sottolinea che Kobler "dà fortemente il benvenuto alla formazione del Governo di accordo nazionale" quale "passo significativo nella ricerca di una fine delle divisioni politiche e del conflitto armato in Libia".

Citando parole dell'inviato Onu, l'Unsmil scrive che "questa è una genuina opportunità per i libici di riunirsi per costruire il loro paese". La formazione dell'esecutivo, aggiunge Kobler, "è un importante balzo sul sentiero verso la pace e la stabilità in Libia. Mi congratulo con il popolo libico. Abbiamo davanti un duro lavoro". Kobler, aggiunge la nota, sottolinea la necessità di muoversi immediatamente verso il prossimo passo che è l'avallo del Governo di accordo nazionale da parte della "Camera dei rappresentanti (HoR)": "mi appello ai componenti dell'HoR e alla sua presidenza a porre gli interessi nazionali del paese al di sopra di ogni altra considerazione e di riunirsi prontamente per discutere e approvare il proposto gabinetto" ministeriale, ha dichiarato in conclusione del comunicato il mediatore Onu.

"Dopo una notte di trattative, il Consiglio presidenziale libico vara il nuovo governo. Passo in avanti in una situazione ancora fragile. Ora serve l'ok del Parlamento". Questo il messaggio scritto su Twitter dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, dopo l'arrivo della notizia della formazione del nuovo esecutivo di unità nazionale in Libia.

Si diceva che la sua fosse una 'missione impossibile', ma alla fine l'inviato Onu per la Libia, Martin Kobler, è riuscito nella difficile mediazione che ha portato alla nascita di un governo di accordo nazionale. Il 62enne diplomatico tedesco, chiamato lo scorso novembre a sostituire Bernardino Leon, ha guidato la transizione in un Paese in pieno caos politico, con due governi rivali, e caratterizzato da forte instabilità, vista l'ascesa di gruppi jihadisti come il sedicente Stato islamico (Is).

A favore di Kobler, che parla inglese, tedesco, francese e arabo, ha giocato l'esperienza maturata negli incarichi di rilievo ricoperti nelle aree più calde del mondo. Laureato in Legge presso l'Università di Bonn, nella sua carriera è stato ambasciatore della Germania in Iraq ed Egitto e direttore generale del dipartimento Cultura e Comunicazione del ministero degli Esteri tedesco. Dal 1997 al 1998 ha diretto la 'Task Force Balcani' del ministero e dal 2000 al 2003 è stato capo di gabinetto dell'ex ministro degli Esteri, Joschka Fischer.

Di grande rilievo anche gli incarichi ricoperti per conto delle Nazioni Unite. Dall'ottobre 2011 al luglio 2013 ha guidato la missione Onu in Iraq in quanto rappresentante speciale del segretario generale Ban Ki-moon nel Paese. In precedenza era stato vice rappresentate speciale in Afghanistan. Nel 2013, infine, è stato nominato a capo della Monusco, la missione Onu in Congo.