Press "Enter" to skip to content

Dichiarazione del consigliere regionale Michele Cossa (Riformatori): Enti locali, un trionfo del rococò istituzionale

Cagliari 13 Gen 2016. – “L’abolizione delle province doveva servire a rendere il sistema pubblico più razionale, più chiaro e meno oneroso. La legge sugli Enti Locali va in direzione diametralmente opposta: è il trionfo del rococò giuridico istituzionale, con efflorescenze che sbocciano continuamente». Lo afferma il coordinatore regionale dei Riformatori Michele Cossa, relatore di minoranza della legge.

“Doveva essere un sistema imperniato su due pilastri (Comuni e Regione), e invece alla Città metropolitana si aggiungono le cosiddette “città medie”, definite unicamente in ragione del numero dei loro abitanti. Si crea una inedita gerarchia, che vede al vertice la Città metropolitana e in cui ad avere la peggio saranno i comuni “normali”, quelli che dovevano essere il centro del sistema. E le "funzioni di area vasta” vengono affidate a seconda dei casi alla Città metropolitana, alla “Rete metropolitana”, alla “Rete urbana” o alle “Unioni di comuni” normali.

Come se non bastasse si prevedono “Ambiti territoriali strategici” completamente estranei alle Unioni di comuni e di cui si sa solo che coincideranno con le circoscrizioni provinciali. E anziché dire la parola “fine” sulle Province, decidendo già ora in modo chiaro e definitivo quale sarà l’assetto finale del sistema, queste vengono divise in “soppresse” e da sopprimere, alimentando diffidenze e contrapposizioni tra i territori”. Com