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Camera: approvata la riforma della costituzione con 367 voti favorevoli, 194 contrari e 5 astenuti.

Roma, 12 Gen 2016 - Approvato ieri dalla Camera il Ddl di riforma della Costituzione con 367 voti favorevoli, 194 contrari e 5 astenuti. Il testo ora torna al Senato. Si tratta dell'ultimo passaggio della doppia lettura conforme dopo il quale ci sarà una seconda votazione da parte di entrambe le Camere sul testo senza possibilità di ulteriori modifiche. I due passaggi avverranno intorno al 20 gennaio in Senato e nella seconda metà di aprile alla Camera.

Alla votazione hanno partecipato sette ministri ed una nutrita pattuglia di sottosegretari che gremivano i banchi del governo nell'Emiciclo. Alla proclamazione del risultato, i deputati di maggioranza hanno brevemente applaudito.

L'assemblea con il voto di oggi al disegno di legge dalla cosiddetta 'doppia conforme', visto che lo stesso testo è stato approvato dal Senato. Il testo tornerà quindi subito a palazzo Madama e ad aprile ancora a Montecitorio dove sarà votato, senza possibilità di modifiche, nel suo complesso. A ottobre, così come confermato dallo stesso premier Matteo Renzi, la riforma costituzionale sarà sottoposta a referendum confermativo.

Hanno votato a favore: Pd, Area popolare, Scelta civica, Ala, Democrazia solidale-Centro democratico, Psi. Invece si sono espressi per il no: M5s, Sinistra italiana-Sel, Lega Nord, Forza Italia, Fdi-An, Alternativa libera-possibile, Conservatori e riformisti.

I cinque astenuti provengono dai banchi di Forza Italia (Giorgio Lainati), di Scelta civica (Ivan Catalano e Adriana Galgano) e due dal gruppo Misto (Sebastiano Barbanti e Franco Bruno).

Il voto di questo pomeriggio, quindi, si è dimostrato perfettamente allineato alle indicazioni dei partiti sulla riforma costituzionale.

In Aula record di presenze per Sinistra italiana: c'erano tutti i 30 deputati. Secondo per compattezza il Partito democratico: 97% di presenze e sette assenti, ma tutti - affermano dal gruppo - giustificati. Tra gli altri partiti, si segnalano tredici assenti tra le fila dei 5 Stelle (83,5% di presenze) e otto assenti nei banchi di Forza Italia (81,8% di presenze).

Soddisfatto il presidente del Consiglio in carica che su Facebook scrive: "Oggi quarto voto sulle riforme costituzionali: maggioranza schiacciante in attesa di conoscere il voto dei cittadini in autunno. Stiamo dimostrando che per l'Italia niente è impossibile. Con fiducia e coraggio, avanti tutta" e sottolinea come "due anni fa nessuno scommetteva un centesimo sul fatto che questo Parlamento facesse le riforme. E invece è tornata la politica, è tornata l'Italia. I professori non più precari, la legge elettorale stabile, le tasse su case e lavoro che vanno giù, la disoccupazione che grazie al Jobs Act finalmente scende, la giustizia civile che riduce gli arretrati: tutti provvedimenti votati da questo Parlamento".

Intanto oggi si è svolta la presentazione della campagna referendaria per il no alle riforme e Alfiero Grandi, co-presidente del Comitato per il No, riferendosi alla quota necessaria di parlamentari per chiedere il referendum ha sostenuto che con la presenza di Possibile, il movimento di Giuseppe Civati che conta a Montecitorio dieci parlamentari, "abbiamo la certezza che almeno 126 deputati chiederanno il referendum". Le 126 firme che saranno depositate dopo l'ok definitivo al ddl Boschi potranno infatti includere quelle dei 31 deputati di Sinistra Italiana, dei 91 del M5s e dei 10 esponenti di Possibile per un totale di 132. I rappresentanti di tutti e tre i partiti hanno infatti partecipato al 'battesimo' del Comitato per il No annunciando il loro sostegno per la raccolta delle firme in Parlamento.

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