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Corte costituzionale, fumata bianca: il parlamento elegge barbera, Modugno e Prosperetti

Roma, 17 Dic 2015 - Alle trentaduesima votazione, il Parlamento in seduta comune ha eletto i tre giudici della Corte costituzionale mancanti: sono Augusto Barbera, Franco Modugno e Giulio Prosperetti.

I tre candidati, sui cui nomi era stato trovato un accordo in giornata, sono stati eletti con i seguenti risultati: Modugno 609 voti, Prosperetti 585, Barbera 581. Il quorum richiesto era di 571 voti, pari ai due terzi degli aventi diritto.

La fumata bianca arriva dopo l'intesa tra Partito democratico, Movimento 5 Stelle e centristi, che ha tagliato fuori Forza Italia e il suo candidato Francesco Paolo Sisto, per fare posto alla nuova terna, proposta dal Pd e approvata dai pentastellati. L'impasse politica aveva portato a ben 31 votazioni a vuoto.

L'intesa è stata raggiunta grazie alla tessitura del capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato, di Danilo Toninelli di M5S, e dei capigruppo di Ap, Pi e Sc. La situazione è stata sbloccata in mattinata da Matteo Renzi che ha reciso forse definitivamente il Patto del Nazareno. Una decisione che esclude Fi, incapace per le sue divisioni di sostenere un proprio candidato. Cosa che ha provocato ulteriori malumori tra gli azzurri e l'ira di Silvio Berlusconi contro la maggioranza: "È molto grave che la Corte costituzionale non abbia al suo interno neanche un solo giudice che appartenga al centrodestra". dice l'ex premier.

Per M5S, i cui gruppi parlamentari hanno approvato a maggioranza, e non all'unanimità, l'accordo, è un passo ulteriore verso l'ingresso nell'"arco costituzionale". I parlamentari pentastellati possono a ragione rivendicare la vittoria "del metodo M5S".

"L'elezione dei nuovi giudici della Corte Costituzionale è motivo di profonda soddisfazione. A loro vanno i nostri più sentiti auguri di buon lavoro.  Oggi, dopo aver preso atto di un risultato a lungo atteso e auspicato, sentiamo il dovere di invitare con ancora maggiore forza i Gruppi parlamentari ad una riflessione: è assolutamente indispensabile evitare che in futuro si creino situazioni di stallo così prolungate". Così i presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini, in una nota congiunta commentano l'esito del voto.

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