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Esercitazioni militari nel poligono di Capo Teulada: incontro tra senatori sardi Silvio Lai (Pd), Uras (Sel) e Emilio Floris (FI) e il capo delegazione parlamentare Nato.

Roma, 23 Ott 2015 - "Tutte le esercitazioni che stanno interessando il territorio della Sardegna si svolgono in aree ben delimitate e internamente al poligono di Capo Teulada."
Questo è un punto chiave di quanto emerso nell'incontro tra i senatori sardi Silvio Lai (PD, Luciano Uras (SEL) e Emilio Floris (Forza Italia) e il Capo della Delegazione parlamentare Nato Andrea Manciulli - in merito alle prime informazioni sulle esercitazioni militari in corso di svolgimento anche in Sardegna.

"Per la parte terrestre dell'attività esercitativa viene utilizzato solamente munizionamento convenzionale. " Anche questo è emerso nell'incontro sollecitato dai tre parlamentari sardi in seguito alle notizie trapelate sugli organi di informazione. Ai primi chiarimenti seguiranno anche le indicazioni che saranno raccolte direttamente dai tre senatori che il 27 e 28 Ottobre prossimi potranno partecipare come osservatori alle attività dell’operazione Trident Juncture 2015.

L'attività di volo – è emerso ancora - avviene in spazi aerei delimitati e con fasce orarie coordinate con l'Enac.

Questo per evitare turbative al normale traffico aereo. Nel corso delle esercitazioni non viene utilizzato munizionamento attivo o inerte, a caduta o aria-aria, ma sono previsti solo sorvoli e passaggi aerei per simulare il supporto alle forze di terra. Stesso discorso anche per la parte navale per la quale dunque non viene utilizzato munizionamento. Le aree esterne al poligono di Capo Teulada si limitano ad essere interessate dagli itinerari di trasferimento dai porti e dagli aeroporti verso il poligono stesso, con un impatto minimo, quindi sulla popolazione locale.  È stato infine ricordato che lo scorso mese di giugno è stato firmato un protocollo d'intesa per la tutela ambientale ed attività esercitativa militare tra il Ministero della difesa e quello dell'ambiente. L'accordo prevede, tra le altre cose, la redazione e l'implementazione dei protocolli ambientali connessi alle attività esercitative. Per i tre senatori sardi, come detto, si tratta di un primo contatto e delle prime necessarie informazioni, richieste con urgenza per scongiurare ogni tipo di preoccupazione sia per quanto riguarda la salute dei cittadini, che per le problematiche ambientali, e infine per la sicurezza dei voli aerei.

Dopo la partecipazione in qualità di osservatori alle operazioni del 27 e 28 Ottobre prossimi dovrà comunque essere aperto un immediato confronto con il Governo, i Parlamentari, la Regione e le Autonomie Locali per affrontare e discutere nei dettagli e con la massima chiarezza il ruolo ed il coinvolgimento della nostra isola in operazioni come quella in atto nel Mediterraneo e soprattutto la questione di una revisione delle servitù militari nell'isola. Red