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Rai, Renzi: nessun editto bulgaro, non caccio nessuno

Il governo non intende "mandare a casa nessuno" in Rai. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in una intervista al Tg3: "Non c'è nessuna volontà di mandare a casa nessuno, penso che la Rai e l'informazione debbano essere libere, indipendenti, debbano raggiungere risultati. Il primo è far sì che i nostri cittadini siano sempre più orgogliosi delle cose che vanno, critici sulle cose che non vanno".

Quando gli è stato chiesto se richiamerà Michele Anzaldi per l'"editto bulgaro", Renzi ha replicato: "L'editto bulgaro - ha aggiunto - l'ha fatto Berlusconi, io non richiamo nessuno. Finché la legge prevede che la commissione di Vigilanza abbia il ruolo che ha è sacrosanto che il commissario di Vigilanza dica la propria opinione".

Fare nomi e cognomi di persone da cacciare "è un problema di chi fa nomi e cognomi, io so cosa fa il governo, che si occupa non di cacciare qualcuno dalla Rai ma di creare posti di lavoro. Non servono le polemiche, al lavoro tutti convintamente, il mio mestiere è quello di governare, non di fare liste di proscrizione".

Sulle riforme, "i cittadini sanno chi bluffa. Con 70 milioni di emendamenti l'obiettivo era bloccare la riforma ma non ce la faranno: arriverà in porto", ha poi affermato. E rispetto alle polemiche delle opposizioni aggiunge: "Con 380mila emendamenti si può parlare di tutto tranne che di mancanza di diritti dell'opposizione".