Siniscola (Nu), 30 Set 2015 - Il 21 settembre scorso, i carabinieri della compagnia di Siniscola avevano ammanettato Antonio Lai, 34 anni, allevatore, sorpreso dai militari mentre si occupava delle piante cannabis che raggiungevano e superavano ormai i due metri di altezza.
Gli della squadriglia di “Monte Pizzinnu”, guidati dal maresciallo Corradini, hanno approfondito le verifiche nelle rigogliose campagne circostanti il comune di Irgoli con lo scopo di verificare l’esistenza di altre coltivazioni di stupefacenti ed ancora una volta, gli uomini dell’Arma, hanno fatto centro e nella stessa zona della prima piantagione, in località “Pauleddas”, hanno rinvenuto, in una zona occultata e ben recintata, una coltivazione di ben 97 piante, tutte di altezza tra i 30 centimetri ed i due metri. La coltivazione era all’interno dell’ovile di un allevatore incensurato, Giuseppe Piredda, 40 enne del paese.
Per l’allevatore dei tempi moderni sono scattate subito le manette con l’accusa di coltivazione di sostanze stupefacenti e questa mattina si è svolta l’udienza di convalida presso il tribunale di Nuoro durante la quale il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto la misura dell’obbligo di dimora ad Irgoli, in attesa del processo.
I carabinieri della squadriglia, profondi conoscitori della campagne, continueranno i servizi, anche in zone impervie, al fine di verificare l’esistenza di altre piantagioni di cannabis.
In una settimana, ad Irgoli, i carabinieri della squadriglia di Monte Pizzinu hanno arrestato due allevatori e sequestrate ben 250 piante.