Press "Enter" to skip to content

Calcio – Seconda giornata di Seria A

In cinque in vetta alla classifica dopo la seconda giornata, e quattro non sono abituali frequentatrici dei piani alti. Chievo, Sassuolo, Palermo e Torino (rimonta con tris alla Fiorentina) sono le sorprese di questo inizio di stagione. L’Inter si aggrappa ancora a Jovetic e vince la seconda di fila con un gol in extremis. Ancora pari per il Napoli che subisce due gol nel giro di un paio di minuti da Eder, vanificando nella ripresa la doppietta di Higuain. Lazio sepolta da un poker al Bentegodi.

Napoli-Sampdoria 2-2 - Sarri propone davanti Higuain con Callejon e Insigne a giostrare nei pressi. Eder e Muriel i terminali di Zenga, che non riescono a farsi vedere in un primo tempo dominato dai partenopei. Si comincia al 9’ con Higuain, puntualissimo e freddo su una verticalizzazione di Insigne. Due minuti dopo lo stesso Insigne ci prova dal limite, il palo gli nega il gol. A fine frazione raddoppio napoletano ancora con Higuain in un’azione simile al primo centro (stavolta l’assist è di Allan). Nella ripresa entra in campo la Samp, fin lì assente ingiustificata, mentra il Napoli cala vistosamente. La doppietta di Eder in un paio di minuti sconcerta il ‘San Paolo’. Al 57’ trasforma il rigore per fallo di Albiol su Fernando; al 59’ mette a sedere Albiol e Koulibaly e infila in diagonale. Reina deve poi rispondere alla botta di Muriel. Palombo si immola su Higuain, servito da Hamsik. Nel finale c’è la doppia conclusione di Hamsik e Insigne (risolve Silvestre), seguita dalla cannonata di Muriel che Reina allunga in corner.

Torino-Fiorentina 3-1 - Il 3-5-2 vi Ventura deve innescare Quagliarella e Martinez, Paulo Sousa piazza Ilicic e Mati a ispirare l’ariete Kalinic. Ospiti di gran carriera al fischio d’inizio. Alonso si fa vedere due volte dalle parti di Padelli e alla terza fa centro: Kalinic schiaccia di testa, il portiere respinge e l’esterno insacca da due passi. Reazione granata, con Tatarusanu che deve interrompere una pericolosa iniziativa di Avelar e poi vola a togliere dal ‘sette’ il colpo di testa di Quagliarella. Vivace la ripresa. Tatarusanu dice di no a Martinez, sull’altro fronte Padelli si oppone a pugni chiusi a Ilicic. Da metà frazione Torino implacabile. Al 67’ pari di Moretti, di testa su azione d’angolo. Due minuti dopo Quagliarella finalizza da maestro il contropiede spinto da Bruno Peres. Tris di Baselli (77’), con un destraccio da 30 metri. Poco prima era entrato Giuseppe Rossi, ma la squadra è in riserva e non è in grado di assisterlo. Tatarusanu evita il poker a Quagliarella in pieno recupero.

Chievo-Lazio 4-0 - Bastano 12’ di gioco ai padroni di casa per rompere l’equilibrio. La girata centrale di Meggiorini diventa imparabile per la deviazione di Gentiletti. I biancocelesti avevano sprecato al 7’ una clamorosa occasione con Keita che calcia addosso a Bizzarri e Candreva che tira fuori sulla ribattuta. Nella squadra di Pioli è Kishna a completare il tridente offensivo, ben contenuto dai gialloblù dopo la fiammata iniziale. In effetti, il vantaggio galvanizza il Chievo che insiste. Paloschi prima si vede murare il tiro da Basta, poi (30’) la spinge in porta di testa su assist incredibile di Meggiorini. Per la seconda volta di fila le due punte di Maran vanno entrambe a segno. Birsa, che punta non è, non vuole essere da meno rispetto ai colleghi e sale anche lui a due reti: al 45’ fa centro su punizione e bissa il gol dell’esordio a Empoli. Ripresa con la Lazio sempre in bambola. Bizzarri ha lavoro solo sul colpo di testa di Parolo, ma intanto Paloschi ha già mancato una volta il poker. Poi si concede altri due errori, prima di infilare la carta giusta al 68’ (assist di Birsa). Parolo ci riprova al 78’, il palo gli nega il gol della bandiera.

Carpi-Inter 1-2 - Mancini sempre con Jovetic e Palacio di punta, Brozovic trequartista. Castori con cinque a centrocampo e Matos in appoggio a Wilczek. Si comincia con le proteste vibranti del Carpi per un’entrata di Murillo Su Matos in area. I biancorossi giocano meglio, ma a passare è l’Inter con Jovetic (31’) che può arrivare sul cross di Guarin anche per l’incertezza di Brkic. In finale di frazione Handanovic salva il risultato su tiro ravvicinato di Wilczek. Ripresa con l’Inter più pimpante, almeno all’inizio. Brozovic viene contrastato in corner, Palacio allarga di poco la mira su invito di Guarin. Su corner Murillo allarga di poco il colpo di testa. Quando sembra fatta, per incapacità del Carpi di creare pericoli, Castori azzecca la mossa: dentro Di Gaudio, fuori Wallace. Il protagonista della cavalcata promozione trova il pari all’81’ dopo la combinazione Letizia-Lasagna in piena area nerazzurra. La squadra di casa ritrova energie, ma cade vittima di una clamorosa ingenuità concedendo un contropiede ai nerazzurri a pochi secondi dal termine: Gabriel Silva entra male su Guarin e Jovetic, ancora lui, trasforma all’89’. È il gol che vale la partita.

Udinese-Palermo 0-1 - Avvio favorevole agli ospiti, che passano all’8’ con la grande iniziativa di Vazquez che crossa per il facile appoggio di testa di Rigoni. I friulani accusano il colpo, poi si scuotono con tre occasioni in pochi minuti, nella più clamorosa Gonzalez deve salvare sulla linea il tiro di Thereau sull’uscita imprecisa di Sorrentino. Nella ripresa i rosanero contengono abbastanza agevolmente i padroni di casa fino al 70’. In quel momento arriva il secondo giallo a Struna che lascia in dieci la squadra di Iachini. Colantuono dà spazio a Di Natale al posto di Heurtaux, un difensore. Nel finale due occasioni di testa, sempre su cross di Adnan, mancate da Thereau e Zapata. Il Palermo festeggia la vetta della classifica.

Genoa-Verona 2-0 - Il secondo tempo sposta l’equilibrio a favore della squadra di Gasperini dopo una prima frazione sostanzialmente incolore. Decisivo l’ingresso di Pavoletti (al posto di un Pandev scialbo) al 56’. Passa un solo minuto e l’ex Sassuolo sblocca risolvendo una mischia in area ospite. La partita dell’attaccante dura fino al 72’, quando è costretto a uscire per infortunio. Poco dopo (76’) fa centro Gapke su cross preciso di Rincon. La traversa di Pazzini a un paio di minuti dalla fine non consente al Verona di riaprire la partita.

Atalanta-Frosinone 2-0 - Un gol per tempo per gli orobici, il portiere ciociaro Leali il migliore in campo. E’ la fotografia di un successo più netto di quanto non dica il punteggio. Si comincia al 9’ col rigore per i padroni di casa (fallo di Blanchard su Pinilla che si occupa del tentativo di trasformazione) respinto da Leali. L’Atalanta sfonda al 21’ con Stendardo in spaccata su azione d’angolo. Moralez impegna ancora Leali un paio di volte, quindi (70’) arriva la botta da 20’ del ‘Papu’ Gomez che raddoppia. Nel finale palo di Dramé con un tiro da grande distanza.