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Arrestato dal personale della Polizia di Stato cagliaritana 50enne del capoluogo per tentata estorsione, maltrattamenti in famiglia e minacce aggravate.

Ieri mattina, il personale della Polizia di Stato ha arrestato un cagliaritano di circa 50anni perché si è reso responsabile di tentata estorsione, maltrattamenti in famiglia e minacce aggravate nei confronti dell’anziana madre.

Intorno alle 10 del mattino, sulla linea 113 sono giunte diverse segnalazioni che indicavano una violenta lite tra un’anziana signora ed il proprio figlio il quale manifestava l’intento di dare fuoco all’appartamento ubicato in una zona centrale Cagliari.

Gli Agenti della Squadra Volante hanno raggiunto rapidamente la casa indicata e dopo avere bussato, suonato con insistenza, sono riusciti ad accedere all’interno dell’appartamento dove era presente un uomo che, con aria di sufficienza e visibilmente scocciato dalla presenza dei poliziotti, ha riferito di avere avuto una banale discussione con la propria madre 80enne e che lei al momento si trovava fuori di casa per fare delle commissioni.

Gli uomini della Polstato nel verificare quanto riferito dall’uomo, hanno potuto constatare che la porta della camera da letto della donna era semi distrutta e bloccata in posizione di chiusura, mentre vari pezzi della stessa e di intonaco del muro erano sparsi sul pavimento del corridoio e della camera. All’interno della stanza, una pesante cassettiera in legno era rovesciata sul pavimento, mentre i cassetti ed il relativo contenuto erano sparsi tutt’intorno.

Alla richiesta di giustificare il danneggiamento dell’arredamento, l’arrestato ha cercato prima di sminuire l’accaduto e poi di distogliere l’attenzione degli stessi poliziotti, che con un controllo più accurato, hanno rinvenuto, sotto il letto della madre, una mannaia, una mazzetta da muratore, un grosso coltello da cucina e un coltellino da scuoio, mentre all’interno della camera dell’uomo, sempre occultati sotto il letto, sono stati rinvenuti cinque grossi coltelli da cucina e un’ulteriore mannaia.
Per comprendere meglio quanto accaduto, gli Agenti hanno sentito anche i vicini che hanno confermato il difficile rapporto tra l’anziana signora ed il figlio e che quanto accaduto non costituiva un episodio isolato, ma solo l’ultimo di una lunga serie di episodi analoghi.

Un ulteriore riscontro dei fatti è stato fornito anche da un familiare che ha riferito che l’uomo da tempo si scaglia contro la madre, con insulti e minacce di morte indirizzate non solo a lei ma anche agli altri familiari, tanto che l’anziana signora si è vista costretta a fuggire di casa per sottrarsi alle intemperanze del figlio.

Gli scatti d’ira violenta si verificano ormai con frequenza pressoché quotidiana e vanno dai maltrattamenti al danneggiamento, la ragione sarebbe da ricondursi alla continua necessità di denaro, con conseguenti richieste non sempre esaudibili, da parte del figlio con pretese legate alla vendita di appartamenti e locali commerciali di proprietà della famiglia, al fine di provvedere alle sue necessità.

Mentre gli Agenti avevano compreso la grave situazione hanno poi proceduto nei confronti dell’uomo, è giunta la madre che ha raccontato l’episodio, così come già ampiamente riscontrato ed ha aggiunto che il figlio era entrato in camera brandendo una mannaia, riconosceva subito per essere quella rinvenuta sotto il letto del figlio e con la quale è stata minacciata di tagliarle il collo e di darle fuoco, apostrofandola con frasi gravi da parte di un figlio verso la madre.

La signora ha infine riferito che il figlio ha l’abitudine di minacciarla con oggetti da taglio e da punta, quali coltelli e cacciaviti, tanto da avere buttato quelli più pericolosi, ed averne conservato alcuni, precisamente quelli trovati nella camera matrimoniale, in quanto di proprietà del defunto marito e che hanno per lei un valore affettivo.

Gli agenti, pertanto, tenuto conto che quanto verificatosi all’interno dell’abitazione ha evidenziato in maniera inequivocabile la violenza, sia sulle persone sia sulle cose, delineando un quadro comportamentale dell’uomo estremamente grave e reiterato nel tempo nei confronti dell’anziana madre e che tali comportamenti possono portare a conseguenze più gravi, l’uomo è stato accompagnato negli Uffici della Questura in stato di arresto.

Data immediata notizia al P.M., il quale ha disposto che l’arrestato fosse trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura per essere condotto questa mattina dinanzi la competente A.G. per la convalida dell’arresto e il processo con rito per direttissima.

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