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Brotzu, 3 reni e un fegato trapiantati in 24 ore, inizia anche l’attività di trapianto di cornea.

Giornate febbrili, come accade spesso in un ospedale, arriva la comunicazione della disponibilità di una donazione multiorgano e la macchina dei trapianti si mette in moto. E grazie alla generosità delle famiglie di due donatori, uno di Cagliari e uno di Carbonia, è stato possibile nella giornata di ieri 2 luglio, disporre di organi risultati idonei ad essere trapiantati in pazienti in lista d’attesa. Ieri è stato trapiantato un fegato dall’équipe del Dr. Fausto Zamboni e due reni dall’équipe del Dr. Mauro Frongia, stamattina è in corso il trapianto, con tecnica robotica) di un terzo rene. Altri organi sono stati inviati nei centri della penisola seguendo i protocolli di urgenza del coordinamento nazionale.

Nella giornata odierna è iniziata anche l’attività di trapianto di cornea con tecnica lamellare che ha permesso di sottoporre a trattamento 5 persone.
Il trapianto lamellare della cornea offre importanti vantaggi in quanto si tratta di sostituire solo gli strati patologici con strati equivalenti prelevati da una cornea sana di un donatore lasciando in sede gli strati corneali sani. Il trapianto lamellare della cornea quindi consente di ottenere gli stessi risultati del trapianto a tutto spessore, ma con una ripresa funzionale molto più rapida e minori complicanze (si riduce il rischio di rigetto). Gli interventi sono stati effettuati dal Prof. Massimo Busin, uno dei maggiori esperti mondiali di trapiantologia corneale, che ha seguito la formazione dei chirughi dell’ospedale cagliaritano Bortzu e dalla Dr.ssa Simonetta Demontis, referente aziendale per il trapianto di cornea.

L’incidenza di patologie corneali in Sardegna è maggiore che nel resto d’Italia, si stima che mediamente nell’isola si sottopongano a trapianto di cornea circa 200 persone. La lista d’attesa presso la S.C. di Oculistica è già di 70 persone. Quello di oggi è un importante risultato che testimonia l’estrema efficienza del “sistema trapianti” in Sardegna ma che evidenzia, considerato l’indice di flessione che ha caratterizzato questa attività nel primo semestre del 2015, come sia importante continuare l’attività di sensibilizzazione, ad ogni livello, sul tema delle donazioni.