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La Grecia verso il default: Tsipras: se vince il sì potrei lasciare

Tra poche ore scade per Atene una rata da 1,7 miliardi al Fondo monetario internazionale. La Grecia non pagherà, avviandosi verso il default. Tecnicamente, sarà solo in arretrato per il Fmi. Ma scaduto il programma di aiuti Ue-Bce-Fmi, dal 1 luglio l'economia ellenica non avrà più un ombrello finanziario a proteggerla.

Il presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker ha fatto un'offerta dell'ultimo minuto ad Atene per arrivare ad un accordo entro la mezzanotte di oggi. Lo riferiscono fonti europee e greche, citate dal quotidiano Kathimerini online. Ma un portavoce ellenico avrebbe già detto che "Alexis Tsipras voterà No domenica".

Di fronte al rischio che dal referendum di domenica venga un 'No' all'offerta dei creditori, arriva un appello dal presidente della Commissione: "Greci, votate sì a qualunque quesito vi venga posto". Pesante il monito del cancelliere tedesco Angela Merkel: "Se fallisce l'Euro, fallisce l'Unione Europea".

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi scrive su Twitter: "Il referendum greco non sarà un derby tra la Commissione Ue e Tsipras ma euro contro dracma. Questa è la scelta".

Il premier greco Alexis Tsipras ribatte: ''Con calma e compostezza affronteremo minacce e ricatti", parlando alla Tv greca, indica la folla enorme schierata contro la ricetta europea che si è riunita a piazza Syntagma e accusa l'Ue di fare una ''scelta politica'': "Non credo che i creditori ci vogliano cacciare dall'Euro. I costi sarebbero enormi", dice. Ma subito aggiunge: ''Vogliono cacciare un governo che ha il sostegno popolare''.

Tsipras assicura comunque la sua intenzione di "rispettare" il risultato del referendum di domenica lasciando intendere che in caso di vittoria del sì (al programma dell'eurogruppo che lui ha respinto) il suo governo si dimetterà. Se invece vinceranno i no, il suo governo, ha detto, sarà "in una posizione negoziale molto più forte".

La Grecia potrebbe ricorrere alla Corte di Giustizia Europea per bloccare l'espulsione dall'area euro. A ipotizzare questa possibilità è il ministro delle finanze greco, Yanis Varoufakis, in un'intervista al Telegraph riportata dall'agenzia Bloomberg.

Giornata drammatica ieri per le borse che sono crollate, bruciando centinaia di miliardi, tornati in tensione gli spread, con la Bce che interviene. Milano maglia nera: ha chiuso a -5,17%. In Europa sono stati bruciati 287 miliardi di euro. L'euro ha tenuto e guadagnato sul dollaro.