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Agricoltura, Falchi: disponibilità a valutare pratiche Refresh con associazioni di categoria e a sbloccare ritardi nei pagamenti Agea con aiuto Argea

“Il lavoro tra gli uffici dell’assessorato, l’agenzia regionale Argea e l’ente pagatore nazionale Agea, per la valutazione delle anomalie nelle pratiche agricole derivanti dal Refresh, è stato costante nei mesi scorsi e lo è ancora in queste settimane. Un confronto che ci ha visto coinvolgere anche le strutture competenti dell’Unione europea”. Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, nel commentare le dichiarazioni rilanciate oggi sulle agenzie di stampa dalla Coldiretti.

“Dagli impegni presi nell’ultimo incontro, avvenuto a metà maggio con Coldiretti e alla presenza del presidente Pigliaru, – ha spiegato la titolare dell’Agricoltura – mi sono recata negli uffici di Agea a Roma dove abbiamo recuperato gli ultimi dati disponibili: sono 622 le Domande uniche in anomalia, per un totale di circa 1 milione e 124mila euro, riguardanti 377 imprese agricole su quasi 41 mila richiedenti, nelle annualità 2011, 2012 e 2013. Al fine di valutare al meglio ogni singola pratica confermiamo la nostra disponibilità a un confronto con le associazioni di categoria e con i dati in loro possesso”. Su tali anomalie l’assessore ha dato massima disponibilità alle associazioni agricole per collaborare e trovare una soluzione condivisa che venga incontro alle esigenze delle aziende sulle domande in criticità dovute al Refresh, anche attraverso consulenze legali.

Sui ritardi nei pagamenti del Psr in corso, Falchi ha aggiunto: “Stiamo ragionando con le strutture dell’assessorato, le agenzie agricole regionali e la Giunta stessa su possibili interventi, da parte della Regione, che ci permettano di mitigare i ritardi nei pagamenti”. “Il presidente Pigliaru -  ha concluso Elisabetta Falchi – ha confermato l’impegno della Giunta a farsi portavoce con il governo per accelerare la chiusura delle pratiche da parte di Agea e per valutare la possibilità che le strutture di Argea possano mettersi a disposizione dell’ente pagatore nazionale per sbloccare il prima possibile le domande presentate dalle aziende agricole sarde”.