Venerdì la nave "Fenice" della Marina militare ha soccorso 217 immigrati nel Canale di Sicilia che erano su nove barconi e tredici gommoni in difficoltà e alla deriva. Recuperati anche 17 cadaveri. Lo riferisce la stessa Marina. Non si tratta di un naufragio, i migranti potrebbero essere morto di stenti, o magari calpestati nel tentativo di conquistare un posto. La nave arriverà domani alle 7,30 al porto commerciale di Augusta. Il Gruppo interforze della Procura di Siracusa ha già aperto un'inchiesta non solo per individuare gli scafisti dei barconi su cui viaggiavano i migranti, intercettati nelle acque a sud di Lampedusa, ma anche per accertare le cause del decesso delle vittime. Determinanti saranno le ricostruzioni dei testimoni e le autopsie del medico legale.
Sono 22 le operazioni di soccorso effettuate venerdì 29 maggio al largo delle coste libiche, sotto il coordinamento del Centro nazionale di soccorso della guardia costiera di Roma. In totale 4243 i migranti tratti in salvo. La situazione ha richiesto l'intervento di numerose unità navali della guardia costiera, della marina militare italiana, della guardia di finanza, delle marine militari irlandese e tedesca, delle unità inquadrate nel dispositivo Triton e di alcuni mercantili dirottati dal Centro nazionale di soccorso





