"Credo che la scuola possa fare moltissimo non solo con la cultura della legalità, che è una parola abusata, ma della responsabilità, la cultura dei diritti e dei doveri" nel combattere la corruzione. Lo ha sottolineato nel corso di un forum sulla legalità al presidente dell'Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone.
"Sulla prescrizione ritengo sia assolutamente utile un termine complessivo oltre il quale l'accertamento di reato non ha più senso, perché cambiano le condizioni e il soggetto" ha detto Cantone. "Credo - ha spiegato - sia indispensabile un intervento complessivo sulla prescrizione e credo sia giusto un allungamento. E serve una norma ad hoc per la corruzione: per tutti i reati di corruzione. È indispensabile perché i termini attuali di prescrizioni sono inadeguati. Quale sia il termine, questa è una scelta politica. Ma ritengo che tornare a un regime non molto lontano da quello previsto prima della cosiddetta ex Cirielli, intorno ai 15 anni, sia congruo: in quest'ambito, punire dopo 18 anni un soggetto che ha commesso reato tanto tempo prima, non ha più senso".
Il Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione interviene in modo severo sulla trasparenza di gare e appalti: "Troppo spesso in passato fare i lavori ha coinciso con delle grandi abbuffate. Ora dobbiamo coniugare efficienza e legalità. Controlleremo una serie di appalti a campione, e non faremo sconti".
Cantone rafforza così il senso della firma, avvenuta stamani a Palazzo Chigi, del protocollo d'intesa su trasparenza opere, gare e appalti e un nuovo open data sui cantieri. "Non firmiamo un protocollo normale - ha spiegato Cantone - ma un protocollo in cui crediamo moltissimo. Cambia un po' la filosofia dei controlli. L'idea che c'è e provare a fare i controlli in progress, senza bloccare i lavori. E' una scommessa nuova, che coniuga il fare i lavori con l'osservare le regole".





