Approvato la delibera che abolisce i vitalizi per i parlamentari condannati. L'ok è arrivato prima dalla Camera e nel tardo pomeriggio dal Senato.
Le condanne per le quali dovrebbe essere disposta la sospensione del vitalizio riguardano i reati di mafia, terrorismo e i reati contro la pubblica amministrazione: le condanne devono essere superiori ai due anni.
È stato escluso invece l'abuso di ufficio. "E' un segnale forte di moralizzazione", scrive su Twitter il presidente della Camera
"Questa delibera è solo una farsa, che salva la stragrande maggioranza dei politici condannati, tutti i loro amici di tangentopoli, e colpisce solo una piccola cerchia. Ancora una volta la casta si è autoassolta e continuerà a godere di vitalizi pagati dai cittadini italiani". Così i deputati del MoVimento 5 Stelle che hanno abbandonato l'ufficio di presidenza alla Camera. "Si tratta di una delibera scritta dal Pd con i presidenti delle Camere, cambiata 25 volte con una gara al ribasso come negli appalti truccati - continuano i deputati
Abbiamo abbandonato la seduta perché non ci hanno concesso di votare le nostre proposte migliorative del testo che appare studiato scientificamente per salvare determinati politici e colpire alcuni capri espiatori che non servono più". "Chiederemo agli uffici di presidenza di abolire veramente tutti i vitalizi ai condannati - concludono - siamo già al lavoro su una nuova delibera".
La Lega Nord ha votato sì all'abolizione dei vitalizi per i parlamentari condannati ma continua a chiedere che sia abolito per tutti. "I trattamenti previdenziali erogati a titolo di assegno, vitalizio o pensione a favore dei deputati cessati dal mandato sono abrogati": questa la proposta di delibera che la Lega Nord ha presentato in questi minuti in ufficio di presidenza, dopo aver votato a favore dell'abolizione dei vitalizi ai parlamentari condannati.
Il Carroccio - in ufficio di presidenza il deputato Davide Caparini e i senatori Roberto Calderoli e Raffaele Volpi - non intende fermarsi al taglio per i soli parlamentari con gravi colpe accertate dalla giustizia: "Abbiamo l'occasione per riportare un minimo di equità - sostiene Caparini - la politica ha il dovere civile e morale di cancellare, senza scorciatoie, una privilegio durato troppo a lungo".





