L'Europarlamento ha approvato oggi, a larghissima maggioranza in seduta plenaria, la risoluzione sul tema della politica migratoria dell'Unione europea. Firmata dai socialisti, i popolari, i liberali e i Verdi, il documento prevede quote nazionali per l'accoglienza dei profughi e più mezzi per Frontex. Hanno votato 'sì' 449 eurodeputati, 130 i voti contrari e 93 gli astenuti.
La Commissione europea - si legge nella risoluzione approvata dalla plenaria - stabilisce quote obbligatorie da assegnare ai singoli stati membri per distribuire i richiedenti asilo. Inoltre i singoli Paesi facciano pieno uso delle opzioni già esistenti per concedere visti umanitari e considerino seriamente l'ipotesi di utilizzare la direttiva del 2001 sulla Protezione Temporanea. Un testo che di fatto contiene richieste all'esecutivo europeo in vista della presentazione, il prossimo 13 maggio, della nuova strategia della Commissione sull'immigrazione.
La risoluzione ribadisce l'appoggio a quanto stabilito dal Consiglio straordinario della settimana scorsa sul rafforzamento economico di Triton. Ma chiede anche di allargare il suo mandato, espandendo l'area di intervento e prevedendo anche il dovere di portare avanti operazioni di 'search and rescue'. Si chiede agli Stati membri di lavorare a stretto contatto con Europol e Eurojust per combattere il traffico degli scafisti dentro e fuori i confini dell'Unione e di rinnovare l'appoggio all'Onu nei suoi sforzi negoziali per ristabilire un governo democratico in Liba e in Siria.
Questa mattina, in audizione all'Europarlamento, il presidente della Commissione Ue Juncker aveva affermato che avere interrotto Mare Nostrum è stato un grave errore. Un errore che "ha provocato gravi perdite di vite umane". Il numero uno della Commissione aveva aggiunto quanto fosse "importante e necessario che la nuova strategia europea sull'immigrazione preveda un meccanismo di quote che vada al di là della volontarietà.