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“Su Fiume Santo chiesti i dati sull’inquinamento”: oggi in commissione Ambiente si è svolta l’audizione dei componenti della commissione tecnica di controllo ambientale per la centrale di Fiume Santo.

“Era già nostro intendimento programmare questo incontro per illustrare la relazione 2014 della commissione su Fiume Santo che, come sappiamo, fu costituita nel 2003 con una convenzione tra amministrazioni comunali di Sassari, Porto Torres ed Endesa. L'obiettivo, infatti, è far capire come questa commissione abbia lavorato in questo breve periodo, cioè da novembre”. Ha esordito così, questa mattina, il primo cittadino di Sassari Nicola Sanna intervenuto alla seduta della commissione Ambiente del Comune di Sassari e presieduta dalla consigliera Valeria Fadda.

Al centro della riunione appunto la relazione 2014 della commissione sulla centrale termoelettrica di Fiume Santo. «Vorremmo che questo fosse anche un primo punto di una serie di incontri e approfondimenti», ha detto la presidente della commissione comunale.

«A luglio con un bando – ha ripreso il primo cittadino – abbiamo voluto selezionare persone con esperienza professionale adeguata in materia. La commissione ha diversi compiti, stabiliti proprio in virtù della convenzione del 2003». Tra questi quello di garantire un approfondito monitoraggio ambientale, verificare la possibilità di diminuire l'impatto ambientale quindi trasmettere una relazione tecnica trimestrale e una annuale e poi ancora analizzare e trasmettere ai sindaci l'informativa su qualsiasi anomalia di tipo ambientale relativa alla centrale.

«Alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno portato all'intervento della magistratura – ha detto ancora Nicola Sanna – ho chiesto di conoscere i dati sull'inquinamento che attualmente è in fase di valutazione da parte della magistratura, perché su quei dati potrebbe essere necessario emettere degli atti interdittivi. Si tratta di informazioni importanti per l'autorità sanitaria, quale è il sindaco, per prendere provvedimenti a tutela della salute della collettività».

Le relazione annuale è stata illustrata dal presidente della commissione tecnica di controllo ambientale per la centrale di Fiume Santo, Gianpaolo Mameli, e da Giannina Chessa, componente della stessa commissione in sena alla quale, come il presidente, rappresenta il Comune di Sassari.
Sono stati esposti alcuni dati relativi alla rete di rilevamento della qualità dell'aria, quindi dell'acqua di mare e reflue.

Giannina Chessa ha evidenziato un tabella relativa ai parametri rilevati dalle centrali di rilevamento dell'aria, mentre il presidente Mameli ha sottolineato la necessità di migliorare il controllo ambientale sulla centrale di Fiume Santo attraverso una serie ulteriori di indagini, come quella epidemiologica sui lavoratori e l'assegnazione della gestione delle centraline di rilevamento dell'aria all'Arpas. Miglioramenti che, secondo quanto prevede la convenzione, all'articolo 9, possono essere richiesti dalle amministrazioni comunali attraverso «l'adozione di ulteriori accorgimenti».

L'assessore all'Ambiente Gianni Carbini, in chiusura, ha fatto presente che il «controllo esercitato attraverso i suoi rappresentanti avviene nelle forme previste dalla normativa. Nel caso in cui ci possano essere stati comportamenti illeciti, sarà compito della magistratura appurarlo. Per l'amministrazione – ha concluso – il funzionamento della centrale di Fiume Santo è un patrimonio occupazionale che va salvaguardato, nel rispetto della tutela dell'ambiente e della salute». Com