Press "Enter" to skip to content

Arrestato latitante romeno accusa di far parte di una organizzazione criminale dedita allo sfruttamento della prostituzione.

Nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione al crimine, il personale della Polizia di Stato, nei giorni scorsi, ha individuato e tratto in arresto due cittadini romeni ricercati da circa un anno e mezzo nei cui confronti era stata emessa ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte del Gip presso il Tribunale di Cagliari in quanto ritenuti appartenere ad una organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione.

Il primo latitante, Vasile Marian, di 29 anni, è stato individuato all’inizio di aprile da una pattuglia del reparto prevenzione crimine di Abbasanta quando, nel corso del continui servizi di controllo del territorio ha notato il giovane aggirarsi nella zona di Santa Gilla, a Cagliari. Quindi è stato immediatamente fermato e sottoposto ai controlli di routine che hanno portato alla sua identificazione e perciò subito dopo il latitante è finito nel carcere di Uta.

A seguito dell’arresto, del romeno, gli investigatori della Squadra Mobile di Cagliaritana, hanno intensificato l’attività info-investigativa, ritenendo che la presenza nella nostra città dell’uomo, potesse far presupporre anche quella dell’altro latitante.

Infatti, a seguito di continui servizi sul territorio, è stata individuata una palazzina nel pressi di Elmas ove il latitante poteva aver trovato un anonimo rifugio. E la mattina del 14 aprile, con la collaborazione di personale appartenente al reparto prevenzione crimine, è stata fatta irruzione all’interno dell’appartamento dove è stato individuato Vasile Cosmin, di 27 anni, fratello di Marian.

I due latitanti erano sfuggiti alla cattura quando a metà del 2013, gli agenti della Mobile avevano eseguito un serie di ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip presso il tribunale di Cagliari nei confronti di alcuni appartenenti ad una organizzazione criminale dedita allo sfruttamento della prostituzione di giovani ragazze sia su strada che presso una struttura recettiva di Assemini, “Sa Lolla Manna”, che all’epoca è stata sottoposta a sequestro.

Il ruolo dei due fratelli della Romania, appieno inseriti all’interno dell’organizzazione criminale, era quello di favorire e programmare l’arrivo delle ragazze a Cagliari nonché di controllarle durante la loro illecita attività che erano costrette a svolgere.

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »