Il consigliere Modesto Fenu (Zona franca) si è detto convinto che «utilizzare un termine perentorio è sbagliato in una norma che vuole mettere ordine nella materia edilizia, bisogna invece considerare elementi di valore oltre i 300 metri che meritano di essere tutelati molto più di quelli sulla costa; suggerisco che l’assessore faccia un emendamento riferendosi ad uno studio di dettaglio sull’edificabilità costiera, è una cosa di buon senso già fatta per piano di assetto idrogeologico».
Messo ai voti, l’emendamento n.525 è stato respinto con 17 favorevoli e 27 contrari.
Successivamente è stato messo in votazione l’emendamento n. 519
Il consigliere Oscar Cherchi (Forza Italia) ha osservato che, «senza aumento del numero di posti letto non è una buona legge; se non vogliamo dare uno schiaffo agli operatori turistici sardi dobbiamo consentire il potenziamento delle strutture anche realizzando nuovi posti letto finalizzati all’adeguamento complessivo della qualità della struttura, su questo auspico una convergenza della maggioranza».
Il consigliere Luigi Crisponi (Rifrormatori sardi) ha sostenuto che quella dei posti letto «è una questione effimera, i posti letto non solo il vero attrattore ma la qualità, ci vogliono spazi adeguati agli standard internazionali individuati dal mercato; negli anni ’70 si puntava molto sui posti letto ma lo scenario è completamente cambiato e la ridefinizione degli spazi è fattore centrale del miglioramento dell’offerta, ed inoltre l’imprenditore deve essere libero di dimensionare la sua azienda come crede».
Messo ai voti l’emendamento n. 519 è stato respinto con 19 voti favorevoli e 27 contrari. A seguire, il Consiglio ha respinto anche l’emendamento n.516 e 521
Intervenendo sull’ordine dei lavori il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha chiesto una breve sospensione della seduta, che è stata accolta.
Alla ripresa dei lavori il presidente Ganau ha annunciato la presentazione di un emendamento di sintesi.
Il testo, illustrato dal consigliere Salvatore Demontis, apporta alcune modifiche ai commi 1, 4 e 8 bis dell’emendamento sostitutivo totale n.126 presentato dalla Giunta.
La norma così riscritta autorizza incrementi volumetrici finalizzati alla riqualificazione e accrescimento delle potenzialità delle strutture destinate all’esercizio di attività turistico ricettive nelle zone urbanistiche B, C,F e G purché fuori dalla fascia dei 300 metri dal mare. Gli interventi ammessi non potranno superare il 25% dei volumi esistenti.
Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione l’emendamento di sintesi. Per dichiarazioni di voto è intervenuto il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis che ha espresso apprezzamento per la disponibilità della maggioranza a inserire alcuni correttivi alla legge. «Rimane però il giudizio negativo sull’impianto complessivo del provvedimento».
Giuseppe Fasolino (Forza Italia) ha chiesto chiarimenti sul 1° comma dell’emendamento di sintesi e proposto di chiarire meglio la parte in cui si autorizzano incrementi volumetrici per l’adeguamento delle camere. «Deve essere chiaro – ha detto Fasolino – che il numero delle camere rimane invariato».
Il consigliere del Pd Salvatore Demontis ha spiegato che nell’ultima parte del comma 1 viene fugato ogni dubbio con la dicitura “senza incremento del numero delle stanze complessivo”.
Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione l’emendamento di sintesi che è stato approvato dall’Aula con 30 voti favorevoli, 16 contrari e 6 astenuti.
Approvato l’articolo 20, l’Aula è passata all’esame dell’art 21 (Interventi per il riuso e per il recupero con incremento volumetrico dei sottotetti esistenti).
Stefano Tunis (Forza Italia), a nome della minoranza, ha espresso soddisfazione per essere riusciti a ottenere alcune modifiche al testo. «Ciò dimostra che la nostro non era una tattica ostruzionistica ma piuttosto un’azione propositiva – ha detto Tunis – certo, sarebbe stato meglio prorogare il Piano Casa ed evitare un’inutile perdita di tempo. Il provvedimento che uscirà da quest’Aula sarà un nuovo Piano Casa con la sterilizzazione delle zone turistiche. L’Aula ha buttato via sei mesi di tempo prezioso».
È quindi intervenuto il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni. «Ieri è finita la Quaresima e oggi inizia la Passione – ha detto – speriamo che dopo le festività pasquali si torni in Aula con meno ideologie e meno settarismo».
Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione gli emendamenti soppressivi parziali n.220, 269, 44, 46, 270, 288, 351, 353 che sono stati respinti dall’Aula. Approvato invece l’emendamento della Giunta n.127 che esclude la zona A dagli interventi di recupero con incremento volumetrico dei sottotetti per il solo scopo abitativo. Respinti, infine l’emendamento all’emendamento n.156 e tutti gli emendamenti sostitutivi totali e parziali.
Il presidente ha messo in votazione il testo dell’art.21 che ha ottenuto il via libera dal Consiglio.
Si è poi passati all’esame dell’art 22 (Interventi per il riuso degli spazi di grande altezza). Il presidente della Commissione Urbanistica Antonio Solinas ha dato parere contrario agli emendamenti.
Per dichiarazioni di voto è intervenuto Michele Cossa (Riformatori) che ha chiesto spiegazioni sul terzo comma dell’art.22, in particolare sugli interventi consentiti per l’illuminazione e areazione dei sottotetti. «Stiamo imponendo che una volta fatti i soppalchi bisognerà rispettare il rapporto tra superfici finestrate e areazione, ciò è impossibile. La norma non è chiara – ha concluso Cossa – tanto vale sopprimerla».
A Cossa ha replicato l’assessore all’Urbanistica Cristiano Erriu: «Non si tiene conto di una fattispecie: nei soppalchi si può realizzare una finestra, senza modificare il prospetto dell’edificio, ciò consente di eliminare tutte le problematiche».
Risposta che però non ha convinto Michele Cossa «gli edifici più alti si trovano, di solito, nelle zone più antiche – ha detto – in questo caso non si può intervenire perché i prospetti degli edifici non sono modificabili».
Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione gli emendamenti 221, 271 e 64 che sono stati respinti.
Via libera invece al testo dell’art. 22 che è stato approvato con 29 voti a favore e 18contrari.
Successivamente il presidente ha aperto la discussione sull’art. 23 (“Condizioni di ammissibilità degli interventi”).
Il presidente della commissione Antonio Solinas (Pd) ha chiesto la sospensione della seduta, anche in considerazione del fatto che è stata convocata la riunione congiunta della prima e della terza commissione per le audizioni dei commissari delle province.
Il presidente Ganau, accogliendo la richiesta, ha tolto la seduta e convocato la conferenza dei capigruppo comunicando inoltre che il Consiglio sarà convocato a domicilio. Com





