La decisione dell’assessorato della Sanità di far partire dal prossimo 15 aprile la ricetta elettronica penalizza le zone interne e complica il lavoro di molti medici di famiglia.
Lo sostiene il consigliere regionale di Area Popolare Sarda Ignazio Tatti che insieme ai colleghi Giorgio Oppi, Gianluigi Rubiu e Giuseppe Pinna ha presentato un’interrogazione urgente al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore alla Sanità Luigi Arru.
Nel documento, Tatti rileva che in molti paesi dell’interno è impossibile accedere alle reti telematiche a causa del mancanza della banda larga e al cattivo funzionamento dei ripetitori della telefonia mobile. “Non si capisce – afferma – Tatti – come si possa affrontare la sfida della ricetta medica elettronica senza gli strumenti che consentono un accesso rapido alla rete”. Secondo l’esponente di Aps, l’accelerazione del progetto rischia di mettere in difficoltà molti medici di famiglia costretti ad utilizzare maggior tempo per l’erogazione dei servizi richiesti.
Per queste ed altre ragioni, il gruppo di Area Popolare Sarda chiede alla Giunta di sapere in base a quali criteri si è deciso di avviare il progetto della ricetta elettronica in tempi così rapidi e veloci e di conoscere il numero dei centri isolani che ancora non sono in grado di accedere al Sistema sanitario regionale.
I firmatari dell’interrogazione, infine, propongono un rinvio dell’entrata in vigore della ricetta elettronica in attesa dell’adeguamento tecnologico che consenta ai piccoli paesi della Sardegna di accedere alla rete. Com