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Lavori Consiglio Sardegna – Dibattito sul DL n.130 “Norme per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia e per il miglioramento del patrimonio edilizio”. (3)

Il consigliere Stefano Tunis (Forza Italia), favorevole, ha detto che «forse sta maturando un atteggiamento nuovo e altri passaggi del dibattito lo dimostreranno, il recupero dell’emendamento è fattore di miglioramento della norma e di attenzione alle esigenze dei cittadini che stanno fuori dal palazzo».

Il consigliere Mario Floris (Sardegna) ha affermato che «dovremo abituarci al fatto che in questa Assemblea non possiamo fare quello che vogliamo; stiamo costantemente giudicati da chi sta all’esterno, non possiamo legiferare con questa approssimazione ma operare con il massimo della responsabilità per dare certezze».

Il consigliere Luigi Crisponi (Riformatori sardi), che voterà a favore, ha detto che «il dibattito fa passi avanti come dimostrano alcune proposte della maggioranza ispirate al buon senso ed emerge un filo comune nella riflessione del Consiglio purtroppo mortificato da immotivate retromarce».
Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente Ganau ha messo in votazione l’emendamento n.101 che il Consiglio ha respinto con 20 voti favorevoli e 30 contrari.

Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione il testo dell’articolo 4.
Ha preso la parola il consigliere Michele Cossa (Riformatori) che ha espresso rammarico per l’atteggiamento della maggioranza. «Non c’è ostruzionismo da parte nostra – ha detto Cossa – siamo nella fisiologia del confronto parlamentare. L’obiettivo è quello di trovare una sintesi e di migliorare una legge che rischia di arrecare seri danni all’economia dell’Isola».

Oscar Cherchi (Forza Italia) ha definito “inutile” l’art. 4 e ribadito il proprio convincimento sull’opportunità di prorogare il Piano Casa.
Concetto condiviso da Ignazio Locci (Forza Italia) che dopo aver difeso l’impianto del Piano Casa «cancellato per motivi ideologici» si è detto convinto che il Dl 130 «creerà ulteriore depressione al mercato dell’edilizia».

Per Marco Tedde (Forza Italia) «è un peccato che la maggioranza non abbia accolto le sollecitazioni dell’opposizioni. La norma poteva essere migliorata».

Stesso giudizio da parte del capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni che ha parlato di «atteggiamento di sfida da parte della maggioranza, decisa a portare in porto la legge ad ogni costo».

Il capogruppo di Sardegna Vera, Efiso Arbau, in risposta al consigliere Oscar Cherchi, ha difeso il provvedimento e ricordato l’atteggiamento assunto dalla minoranza in occasione della discussione della legge sugli indennizzi per la Lingua blu. «Anche allora l’opposizione assunse toni apocalittici, le legge invece è stata approvata e comincia a produrre i suoi effetti benefici. Sono convinto – ha concluso Arbau – che anche questa norma, una volta a regime, porterà risultati importanti».

Chiusa la discussione, si è passati alla votazione del testo dell’articolo 4 che è stato approvato dall’Aula.

Subito dopo ha chiesto la parola il consigliere dell’Uds Mario Floris che, ai sensi dell’art 86 del Regolamento, ha posto una questione pregiudiziale e chiesto il rinvio del provvedimento in Commissione. «Non deve suonare come un’offesa – ha affermato Floris – è una proposta che mira a superare l’empasse. Se si raggiungerà un accordo su alcuni punti fondamentali si potrebbe superare la situazione di stallo evitando inutili prove muscolari».
Il presidente Ganau, ottenuto l’assenso di un capogruppo che ha fatto propria la proposta come richiesto dal terzo comma dell’art 86 del regolamento, ha messo in discussione la pregiudiziale.

Il consigliere Giuseppe Fasolino (Forza Italia) ha affermato che «siamo arrivati ad una sintesi importante che deve essere valutata bene perché potrebbe essere una soluzione, l’opportunità che tutti stavamo cercando per arrivare ad una legge giusta capace di dare impulso positivo alla nostra economia». Ha proposto inoltre, per aiutare la riflessione, «che una parte degli interventi siano rinviati alla seduta di domani».

Il consigliere Roberto Deriu (Pd) ha detto che «ci vogliamo soffermare sulla proposta senza sottovalutarla, l’opposizione ha chiesto un momento di riflessione al suo interno ed altrettanto farà anche la maggioranza; mi pare si inizi a ragionare su ipotesi che possono convergere, perciò attendiamo la riflessione dell’opposizione di questo pomeriggio». In questo momento, ha precisato, «non è possibile assumere decisioni sull’ordine dei lavori e ciò non rappresenta un diniego su proposta del consigliere Floris, chiediamo però rispetto per le intese raggiunte al nostro interno per poi arrivare ad una conclusione come quella prospettata da Floris o una simile».

Il consigliere Michele Cossa (Riformatori sardi) ha sottoli9neato che «la proposta Floris era implicita in molti interventi del dibattito, siamo favorevoli così come raccogliamo favorevolmente anche le dichiarazioni del consigliere Deriu, poi si valuterà se seguire un percorso formale o pragmatico, ma la sostanza positiva resta perché, da parte nostra, c’è intento di migliorare la legge e lo ribadiamo».

Il capogruppo di Area popolare sarda Gianluigi Rubiu si è detto dell’avviso che «la proposta faciliti il dialogo ed il confronto fra maggioranza e minoranza con l’unico obiettivo di dare vita ad una buona legge che la Sardegna aspetta; è una occasione molto importante a condizione che operiamo seguendo la regola aurea del buon senso». Anche le argomentazioni del consigliere Deriu, ha concluso, «sono sagge e vanno tenute nella massima considerazione».

Il capogruppo di Sel Daniele Cocco, dopo aver detto di ascoltare «sempre con attenzione le proposte del consigliere Floris» ha dichiarato che «va nella direzione da tutti auspicata che ci deve portare ad un confronto produttivo finalizzato all’approvazione della legge, accogliere la richiesta di sospensione è coerente anche se la pregiudiziale va votata adesso e in questo momento la respingiamo».

Il consigliere Christian Solinas (Psd’Az) ha definito la proposta «molto ragionevole e di buon senso, dettata dall’esperienza, che non ostacola i lavori che comunque dovranno trovare un loro punto di caduta perché, prima o pi, si arriverà alle questioni centrali che richiedono una sintesi». Il passaggio in commissione, a suo avviso, «consente di procedere con più rapidità se esistono le condizioni; sarebbe poi utile rinviare il voto a domattina perchè non cambia niente».

Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente Ganau ha messo in votazione la proposta pregiudiziale e sospensiva formulata dal consigliere Floris, che il Consiglio ha respinto per alzata di mano.

Dopo la votazione, il presidente ha messo in votazione l’emendamento n.24

Il presidente della commissione Antonio Solinas (Pd) ha ricordato che, in sede di commissione, era stato formulato l’invito al ritiro ma poi, a seguito dei necessari approfondimenti, è stato presentato un emendamento all’emendamento (569) sul quale è stato dato un parere favorevole.
È quindi intervenuto il consigliere Ignazio Locci (Forza Italia) che ha annunciato il suo voto contrario: «L’emendamento contiene una doppia morale e decide di sanare solo un certo tipo di abusi commessi prima del 9 settembre 2006 ( data di entrata in vigore del PPR)».

Per Michele Cossa (Riformatori), l’emendamento va invece nella direzione giusta. «Si cerca di individuare una serie di abusi e di disinnescare una procedura che crea grossi guai».

Secondo Oscar Cherchi (Forza Italia) «siamo di fronte a una sanatoria. Il percorso non è legittimo né corretto. L’Aula deve limitarsi a recepire la legislazione nazionale».

E’ quindi intervenuto Stefano Tunis (Forza Italia). Il consigliere ha detto che si tratta di un emendamento orrendo. E’ una norma che si ricollega a un interesse particolare. Non è altro – ha detto Tunis - che un condono edilizio. Quindi lo spirito di protezione dell’ambiente che, come affermate, è alla base della vostra azione è solo propaganda.

Marco Tedde (Forza Italia Sardegna) ha detto che nell’emendamento manca solo nome cognome e ragione sociale del beneficiario. Questa non è una fattispecie astratta ed è quindi invotabile. Per Tedde è la prova che è necessario tornare in commissione. Non è possibile votare questa legge – ha concluso -  che non serve a dare risposta ai sardi ma solo ad aiutare gli amici degli amici. Attilio Dedoni ha ricordato che la strada che ha intrapreso la maggioranza è quella dello scontro. A noi lo scontro, però,  non interessa. Vogliamo solo correggere questa aberrazione.  Per Pietro Pittalis (Forza Italia Sardegna) l’emendamento all’esame dell’aula è un condono edilizio. Bisogna uscire dall’ipocrisia di sistema – ha affermato - secondo cui al centro sinistra questi argomenti non interessano. Questi emendamenti contengono un condono edilizio. Mi fa piacere – ha concluso -  che anche la giunta regionale che ha espresso parere favorevole si sia convinta che si possano fare i condoni edilizi.

Per Luigi Crisponi (Riformatori) si tratta di una norma contraddittoria frutto della confusione della maggioranza.

Walter Piscedda (Pd) ha negato che l’emendamento contenga una sanatoria. «Dato che non abbiamo nessun interesse – ha detto -  lo ritiriamo».

L’emendamento è stato ritirato.  I lavori si sono conclusi. Riprenderanno domani mattina alle 9.  La seduta proseguirà fino a mezzanotte con una breve sospensione solo dalle 14 alle 15. La Conferenza dei capigruppo ha anche deciso che si lavorerà sabato e domenica fino all’approvazione del DL 130  “Norme per il miglioramento del patrimonio edilizio e per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia”. Com

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