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Lavori Consiglio Sardegna: Dibattito sul DL n.130 “Norme per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia e per il miglioramento del patrimonio edilizio”.

Il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha aperto la seduta n. 86 e dopo la lettura del processo verbale ha comunicato la richiesta di congedo dei consiglieri Michele Azara (Sardegna Vera), Anna Maria Busia (Centro democratico), Pietro Cocco (Pd), Christian Solinas (Psd’Az) e Alessandro Unali: il congedo è stato accordato.

Successivamente il presidente ha comunicato al Consiglio la decisione della Corte Costituzionale n. 31 del 27 gennaio 2015 nella quale si dichiara l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1 comma 1 delle legge regionale 21.01.2014 n. 7 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione – Legge finanziaria). Gianfranco Ganau ha invitato la consigliere segretario a dare lettura delle proposte di legge, delle interrogazioni, delle interpellanze e della mozioni pervenute ed ha quindi comunicato la nomina a presidente del gruppo del Psd’Az del Consigliere, Angelo Carta.

Concluse le formalità di rito l’Aula ha proseguito con l’esame del Dl 130 ed il presidente del Consiglio ha annunciato la votazione dell’emendamento n. 209 (Oscar Cherchi ed altri) che propone la soppressione del punto 7, comma 1 dell’articolo 3. Il presidente ha quindi sospeso, a termini di regolamento, la seduta per otto minuti, per consentire il regolare svolgimento della votazione in apertura dei lavori in Aula. Alla ripresa si è proceduto con votazione a scrutinio elettronico dell’emendamento 209 che non è stato approvato con 26 consiglieri contrari su 29 presenti (3 astenuti).

Il presidente del Consiglio ha annunciato la votazione dell’emendamento n. 210 che propone la soppressione del punto 8, comma 1, dell’articolo 3 del Dl 130.

Il presidente Ganau ha quindi concesso la parola al capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, che ha giustificato la mancata partecipazione dei consiglieri Fi alla votazione dell’emendamento 209 “per ragioni esclusivamente politiche”.

Il consigliere di Forza Italia, Marco Tedde, ha dichiarato voto favorevole all’emendamento n. 210 ed ha ribadito “l’incongruenza” del testo di legge e la sostanziale difformità del testo approvato in commissione rispetto all’originaria proposta della Giunta e le successive modifiche avanzate dall’esecutivo regionale che contrastano col testo esitato dal parlamentino presieduto dall’onorevole Antonio Solinas. Tedde ha concluso definendo il Dl. 130 “un provvedimento dannoso e di difficile attuazione”.

Il neo capogruppo del Psd’Az, Angelo Carta, ha dichiarato voto a favore dell’emendamento e giustificato la mancata partecipazione al voto dell’emendamento 209 per “ragioni esclusivamente politiche”.

Il consigliere Oscar Cherchi (Fi) ha dichiarato voto a favore dell’emendamento 210 e ha rivolto critiche alla formulazione del punto 8 dell’articolo 3 evidenziandone la difficile interpretazione e l’assenza di “certezza del diritto” nelle norme in esso contenute.

Il consigliere Mario Floris (Sardegna-Uds) ha posto l’accento sulle disposizioni relative all’abbattimento dei manufatti realizzati in difformità dalle normative vigenti ed ha proposto che sia ripristinata la possibilità per la Regione di trasferire le risorse necessarie per procedere con le demolizioni ai Comuni che ne facciano richiesta.

Il consigliere del Psd’Az, Marcello Orrù, ha dichiarato voto favorevole ed ha rivolto critiche allo spirito sanzionatorio che caratterizza il dettato dell’articolo 3 del Dl 130.

Il capogruppo di Area popolare sarda, Gianluigi Rubiu, ha dichiarato voto favorevole e giustificato la mancata partecipazione al voto dei consiglieri del gruppo ex dell’Udc, per “ragioni politiche”. Rubiu ha denunciato “una diffusa ambiguità” nelle disposizioni e nelle norme contenute nel provvedimento in discussione ed ha ribadito la poca chiarezza che caratterizza la formulazione della parte finale del punto 8, comma 1 dell’articolo 3.

Il consigliere di Forza Italia, Stefano Tunis, ha definito il Dl 130 “un provvedimento Frankenstein che non merita la discussione in Aula ma merita soltanto di essere ritirato”. «Qualora approvata – ha spiegato il consigliere della minoranza – questa sarà una legge non utile per la nostra Regione».

Il consigliere dei Riformatori, Michele Cossa, ha dichiarato voto favorevole ed ha giustificato la mancata partecipazione dei consiglieri del gruppo alla votazione dell’emendamento 209, “per ragioni politiche”. Il consigliere della minoranza ha sottolineato “il metodo collage” per la stesura dell’articolo 3 ed ha evidenziato che si “procede incollando pezzi del Testo unico in materia di edilizia”. Cossa ha concluso auspicando che si possa arrivare ad un riesame condiviso di alcune parti del Dl in discussione.

Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha definito il Dl 130 “un provvedimento anomalo” e nel dichiarare voto favorevole all’emendamento 210 ha ribadito la volontà di proseguire con “l’evidenziare gli aspetti critici del provvedimento al fine di indurre la giunta e la maggioranza ad una positiva riflessione”.

Il consigliere dei Riformatori, Attilio Dedoni, ha definito il Dl 130 “un provvedimento patchwork” per denunciare la cucitura di disposizioni di differenti norme e le conseguenti difficoltà di interpretazione a di piena applicazione.

Il consigliere Luigi Crisponi (Riformatori) ha criticato le disposizioni contenute nell’articolo 3, in particolare per quanto attiene l’applicazione al livello locale. Il consigliere della minoranza ha infatti invitato “i tanti colleghi sindaci e amministratori presenti in Aula” a considerare gli effetti negativi che la prevista delibera del consiglio comunale in ordine alle demolizioni, produrrà sul piano sociale nelle comunità sarde, ad incominciare da quelle più piccole. Segue

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