Nella mattinata di ieri, il comando compagnia di Carbonia ha disposto, un servizio coordinato con l'effettuazione di due perquisizioni alla ricerca di armi e munizioni, a persone a cui il Prefetto negli anni scorsi aveva emesso un decreto di divieto di detenzione di armi.
Con l'ausilio dell'unità cinofila dei della compagnia cc di Cagliari, specializzata nella ricerca delle armi, sono state effettuate due perquisizioni nel paese, nel corso delle quali, a casa di M.P., 50enne del luogo, sono state rinvenuto nell'abitazione dell'uomo, il materiale da utilizzare per le ricariche della cartucce.
La seconda perquisizione veniva effettuata a casa di P.C., un 48enne sempre dello stesso paese, dove è stato trovato materiale per la ricarica delle cartucce e 33 cartucce cal. 12 a pallini cariche, una cartuccia cal. 12 a pallettoni, un grammo di polvere da sparo, sigillata in bustina cellophane, 3 piombi a palla elica per cartucce cal. 12, un kit di attrezzatura per la ricarica artigianale di cartucce da caccia, costituito da 13 elementi e una boccetta in vetro contenente 28 grammi di pallini.
Quanto rinvenuto sottoposto a sequestro e le due persone sono state indagate in stato di libertà per inosservanza dei provvedimenti dell'autorità (per la violazione del decreto prefettizio) e per detenzione di munizioni. Ma il risultato migliore dell'attività di servizio, secondo il comandante la compagnia cc di Carbonia, Cap. Giuseppe Licari, è sicuramente il recupero di una lucerna di epoca romana, molto bella e per la quale nei prossimi giorni il personale della soprintendenza per i beni archeologici di Cagliari, verificherà l'autenticità, già confermata al momento da un archeologo fatto venire in caserma a Vederla.
Infatti, nel corso di una delle due perquisizioni, il cane del Nucleo cinofilo di Cagliari, aveva fiutato più volte un muro perimetrale ubicato nei pressi di una delle due abitazioni perquisite, vista questa insistenza i carabinieri hanno picchettato il muro dove vi era del cemento che copriva ed all'interno di una cavità veniva ritrovata una lucerna in terracotta, parzialmente danneggiata. Dai primi accertamenti tale lucerna doveva essere parte di un corredo funerario e probabilmente gli sconosciuti tombaroli l'avranno rinvenuta in qualche sito del Sulcis, non ancora noto.