L'ennesimo attacco del terrore rivendicato dall'Isis. Un'altra sparatoria in un luogo pubblico: prima nell'edificio che ospita il Parlamento poi nel più importante museo di Tunisi, il museo del Bardo. Secondo l'emittente Businessnews.com.tn ci sarebbero almeno 18 morti e decine di feriti tra i turisti presi in ostaggio nel museo: ci sarebbero anche degli italiani, quattro dipendenti del Comune di Torino partiti per una gita organizzata dal Cral con la nave crociera Costa Fascinosa. Tra loro, Carolina Bottari.
"Qui stanno sparando a tutti - racconta - vi prego aiutateci". Le forze speciali antiterrorismo hanno liberato gli ostaggi con un blitz. Le notizie sono ancora molto confuse e le conferme ufficiali sono poche
Nell'operazione delle forze di polizia un poliziotto e due terroristi sono rimasti uccisi, lo riferisce Al Arabiya. Le forze dell'ordine sarebbero riuscite a liberare almeno 50 ostaggi. I feriti sarebbero 24, il terzo terrorista è stato arrestato.
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, si apprende da palazzo Chigi, condanna con fermezza gli atti criminali di Tunisi che vedono, purtroppo, coinvolti anche cittadini italiani ed esprime vicinanza al governo e alle autorità tunisine di fronte ad un attacco tanto sanguinoso e alla minaccia terroristica in Africa e nel mondo.
La sparatoria è avvenuta propria al Museo dei mosaici della capitale tunisina, dove i presunti terroristi si sono rifugiati. Gli autori dell'attacco avrebbero cercato di infiltrarsi all'interno dell'Assemblea dei rappresentanti del popolo, il Parlamento tunisino, prima di asserragliarsi nel vicino museo del Bardo. Secondo la ricostruzione emersa dal racconto di un agente della sicurezza del parlamento tunisino, tre uomini armati in uniforme militare avrebbero tentato di entrare nella sede del parlamento ma sono stati bloccati dalle guardie della sicurezza.
L'attacco è avvenuto mentre in aula era presente per un'audizione il ministro della Giustizia, Mohammed Salah Ben Aissa. Gli agenti della sicurezza hanno impedito a giornalisti e deputati di lasciare l'aula del vicino Parlamento.
"Ci sono morti e feriti e abbiamo molta paura": questa la testimonianza di Raja Bourguiba, insegnante di lingua italiana a Tunisi. "I feriti sono spagnoli, italiani, francesi e svizzeri".
"Costa Crociere sta monitorando attentamente la situazione a Tunisi dopo le notizie riportate oggi dai media su un attacco terroristico. Oggi Costa Fascinosa è nel porto di Tunisi, nel corso di una crociera di 7 giorni nel Mediterraneo. Durante la sosta alcuni ospiti di Costa Fascinosa hanno fatto un tour della città. La compagnia è in stretto contatto con il Ministero degli Esteri italiano, con le autorità locali, con il comandante della nave e con l'agente portuale locale per verificare la situazione e il suo evolversi, e raccogliere ulteriori informazioni".
Secondo i media tunisini, l'attacco sarebbe stato rivendicato dall'Isis, per rispondere ad un'operazione di polizia contro i terroristi avvenuta pochi giorni prima. Poche ore prima dell'attacco, il ministero dell'Interno tunisino aveva annunciato, infatti, di aver sgominato una cellula jihadista nella periferia nord di Tunisi nell'ambito delle attività di prevenzione di eventuali attentati terroristici nel Paese. Si tratta di sette persone, alcune delle quali note alle forze dell'ordine per aver partecipato a combattimenti armati in Siria. Il gruppo era in contatto con terroristi tunisini ancora attivi in Siria e aveva anche il compito di reclutare giovani da mandare nelle zone di combattimento.
Con un tweet, la deputata Sayida Ounissi ha aggiunto che "il panico è enorme" e che "tutto è successo mentre era in corso l'audizione delle forze armate sulla legge.
"Tre uomini vestiti da militari hanno provato ad entrare nel parlamento, ma quando le guardie hanno visto che le loro armi non erano quelle dei militari tunisini, è iniziata la sparatoria: i terroristi sono scappati al vicino museo del Bardo e hanno preso gli ostaggi". Questa la testimonianza della giornalista tunisina Soraya Ben Mustapha, che afferma anche: "Si dice che ci siano anche ostaggi italiani".
Il Museo nazionale del Bardo, situato nella periferia occidentale di Tunisi, è un museo archeologico che contiene, fra le altre, la più ricca collezione di mosaici romani del mondo, tutti in perfetto stato di conservazione.
Situato nella fastosa residenza del bey, il sovrano, del XIX secolo, circondata da un grande giardino ricco di essenze locali, si sviluppa su tre piani in un complesso di grande fascino, caratterizzato da una eccellente luminosità naturale che esalta i reperti esposti. Si tratta del più importante museo tunisino e allo stesso tempo del più antico museo del mondo arabo e dell'Africa, fu inaugurato il 7 maggio 1888.





