“Un tempo nella nostra Isola il reato di abigeato era tra i più diffusi. Ora che il furto di bestiame è per così dire demodé assistiamo ad una forma piuttosto diffusa di abigeato intellettuale, soprattutto da parte di neo-formazioni partitiche, che non avendo una storia sufficientemente lunga di elaborazione culturale e politica, razziano ampiamente il patrimonio programmatico di chi, come il Partito Sardo d'Azione, ha iscritto da oltre novant'anni nell'agenda politica sarda temi come la zona franca, le servitù militari, la lingua e la cultura, la continuità territoriale e la politica delle entrate”.
Questo il commento del Capogruppo Psd’az Christian Solinas, alla presa di posizione della consigliera Anna Maria Busia sulla proposta di legge per l'istituzione dell'Agenzia sarda delle entrate, presentata nei giorni scorsi dall'opposizione in Consiglio Regionale. “Evidentemente però – spiega l’esponente PSd’Az – tutto questo sfugge alla collega Busia, che ritiene di poter disinvoltamente attingere al patrimonio di idee e proposte di altri partiti, attribuendosene artificiosamente la primogenitura. Peraltro, da una semplice lettura comparativa dell'emendamento 497 alla finanziaria e del progetto di legge 187 – prosegue Christian Solinas – emerge in tutta chiarezza la differenza di impostazione sul tema dell'Agenzia Sarda delle Entrate, sulla quale val bene la pena di ricordare che giace anche una analoga proposta di legge di iniziativa popolare, la n. 5 proveniente dalla passata legislatura (n.7/XIV ), anch'essa antecedente alla faticosa elaborazione dell'emendamento Busia”. Da qui la conclusione del Capogruppo Solinas: “Temo che dovremmo essere noi sardisti a compiacerci dell'avvicinamento ideale dell'on. Busia, perchè quando il PSd'Az parlava di questi temi verosimilmente lei non era neppure nata”.