Dopo la tappa di Kiev e il vertice con il presidente ucraino Petro Poroshenko, Matteo Renzi è oggi a Mosca dove incontrerà il premier Dimitri Medvedev e il presidente Vladimir Putin. In agenda, prima degli incontri con i vertici russi, l'omaggio all'oppositore Boris Nemtsov, assassinato venerdì a pochi passi dal Cremlino.
Renzi, come annunciato, ha deposto dei fiori al piccolo memoriale improvvisato da migliaia di moscoviti recatisi sul posto subito dopo l'omicidio, le cui circostanze sono ancora da chiarire.
Subito dopo, il premier sarà in ambasciata per un incontro con la comunità italiana a cui parteciperanno i rappresentanti di un centinaio di aziende; poi dal primo ministro Dimitri Medvedev (con cui probabilmente discuterà di cooperazione economica e rapporti bilaterali) e quindi al Cremlino, per i colloqui con Vladimir Putin.
Al centro del faccia a faccia col leader russo, i dossier internazionali: dalla crisi ucraina, a quella libica, fino al conflitto in Siria e la situazione in Medio Oriente. Sanzioni e contro sanzioni pare non siano in agenda da nessuna delle due parti, ma il capo del governo italiano potrebbe far intendere a Mosca che la durata della tregua nelle regioni dell'Est Ucraina potrebbe portare a un allentamento delle misure punitive.
Renzi, inoltre, potrebbe chiedere a Putin lo stato delle indagini sulla morte di Nemtsov, prese sotto diretto controllo del presidente russo, il quale ieri ha condannato di nuovo fortemente il crimine definendolo di natura "politica".