“Vince la professionalità. Tra le norme contenute nel DDL Concorrenza approvato il 20 febbraio dal Consiglio dei Ministri non figurano quelle volte a modificare la disciplina dell’attività di acconciatore”.
Lo sottolinea il Segretario Regionale di Confartigianato Imprese Sardegna che spiega come grazie a una pressante azione sul Governo, l’Associazione Artigiana abbia “scongiurato il rischio di una drastica riduzione della durata del periodo di formazione richiesto all’acconciatore per acquisire la qualifica professionale, prevista nella bozza del provvedimento”.
Confartigianato all’Esecutivo sottolineò la necessità di tenere conto dell’elevata professionalità e competenza richieste ad operatori che svolgono la propria attività a diretto contatto con il corpo del cliente, nonché di una corretta collocazione dell'acconciatore all’interno della cultura del benessere in quanto tale figura professionale.
Quello del benessere (acconciatori, estetisti, odontotecnici, onicotecnici) è uno dei pochi settori che ha resistito (meglio rispetto ad altri) alla crisi ma che fa registrare una crescente attenzione dei consumatori alla conservazione della salute, al benessere e alla migliore qualità della vita anche attraverso la cura della persona.
L’abusivismo proprio sul benessere, da recenti dati, arriva a sfiorare anche il 40%.