Sono 29 i migranti morti nell'ennesima tragedia nel canale di Sicilia. Le vittime facevano parte di un gruppo di 106 migranti a bordo di un barcone alla deriva a largo delle acque libiche, soccorso la notte scorsa nel canale di Sicilia da due motovedette della guardia costiera. I migranti si trovano ancora a bordo delle imbarcazioni delle capitanerie, dirette Verso Lampedusa. A confermare il numero delle persone morte è stata il sindaco dell'isola, Giusi Nicolini.
La causa dei decessi sembra essere il freddo. Già quando il barcone era stato raggiunto, sette dei 106 passeggeri erano morti per ipotermia e i corpi erano stati imbarcati sulle motovedette della guardia costiera. Altri 22 migranti sono poi deceduti durante il trasferimento a Lampedusa, una traversata interminabile. I mezzi di soccorso hanno infatti dovuto fare i conti con il mare forza 6 e procedere perciò a velocità ridotta.
Il sindaco di Lampedusa, sta intanto predisponendo di concerto con la prefettura i locali dove sistemare le salme in attesa di sepoltura. Probabilmente sarà utilizzata la vecchia aerostazione. "con Triton - ha commentato il primo cittadino - siamo tornati alla situazione precedente alla strage del 3 ottobre del 2013. Così non si può continuare".
La richiesta di aiuto era arrivata da un telefono satellitare nel pomeriggio di ieri alla centrale operativa delle capitanerie di porto di Roma. Ricevuto l'Sos, sul posto sono stati immediatamente dirottati due mercantili che si trovavano in zona, il Bourbon/Argos e il Saint Rock, e contemporaneamente sono partite da Lampedusa due motovedette, la cp 302 d la cp 305.