Dal presidente ucraino Petro Poroshenko arriva l'ok alla proposta di pace portata avanti a mosca dalla Cancelliera tedesca angela Merkel e dal presidente francese François Hollande. "L'accordo può funzionare" ha detto il presidente ucraino che domani parlerà telefonicamente con i tre leader. Colloqui che arrivano appunto dopo l'incontro a mosca tra Putin, Merkel e Hollande che ha portato all'elaborazione di un documento per attuare gli accordi di Minsk; domani verranno tirate le somme dei nuovi negoziati per mettere fine a dieci mesi di guerra nel martoriato sud-est di un paese ormai al collasso economico, con La grivnia scambiata a 25 per un dollaro, contro i 9 di un anno fa. Intanto oggi seconda giornata di lavori della conferenza internazionale di sicurezza a monaco di baviera. Arrivano al forum anche il vice presidente degli stati uniti Joe Biden, il ministro degli esteri russo, Serghiei Lavrov e Poroshenko.
Colloqui "concreti e costruttivi" questo il commento del Cremlino dopo l'incontro a porte chiuse. il fatto che la cancelliera tedesca angela Merkel avesse deciso di volare a mosca per la prima volta dall'inizio del conflitto era stato già interpretato da analisti e fonti russe come un ''segno positivo''.
Prima di partire per mosca, tuttavia, Merkel e il presidente francese François Hollande avevano manifestato prudenza e scetticismo sulla possibilità di convincere il leader russo ad accettare un piano di cui non si conoscono ancora i dettagli ma che - secondo indiscrezioni di stampa - dovrebbe essere una rivisitazione degli accordi di Minsk, ripetutamente violati da ambo le parti: immediato cessate il fuoco, arretramento delle armi pesanti, scambio di prigionieri, larga autonomia, ritiro di tutte le formazione illegittime armate e dei mezzi militari, controllo dei confini.
"Non può cambiare mappa dell'Europa" rimane tuttavia alta la tensione con mosca. Il vicepresidente usa, Joe Biden, durante la sua visita a Bruxelles, ha attaccato il leader russo accusandolo di volere ''l'escalation militare con l'invio di mercenari e carri armati''. ''Putin - ha proseguito - chiede nuovi piani di pace mentre le sue truppe marciano nelle campagne ucraine: ignora ogni accordo che ha firmato in passato. Non gli permetteremo di ridisegnare la mappa d'Europa. Noi e l'UE dobbiamo stare fermamente uniti a sostegno dell'ucraina che sta lottando per la sopravvivenza''. Sul tema, alla vigilia dell'incontro è intervenuto anche Hollande che ha assicurato il rispetto dell'integrità territoriale ucraina, parlando di un piano ''accettabile per tutti'' e ammonendo che ''i negoziati diplomatici non possono proseguire all'infinito''.
Cordone umanitario intanto, un segnale di speranza arriva anche dal corridoio umanitario concordato tra Kiev e i ribelli per evacuare i civili sullo sfondo di una tregua prorogata sino a oggi, anche se pare interrotta a momenti da spari e bombardamenti. Un migliaio di civili sono stati evacuati con oltre 20 bus da Debaltsevo, Avdiivka e Svitlodar. Chi ha deciso di lasciare la propria casa è stato trasferito più a nord di Donetsk, in località controllate da Kiev, come Sloviansk, Sviatogorsk, Kramatorsk e Grodovka, ma anche nella vicina regione di Kharviv. A Debaltsevo, strategico nodo ferroviario tra Donetsk e Lugansk, c'erano 25 mila abitanti ma la maggior parte era già fuggita. Solo circa 7000 erano rimasti.